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Processo a Ciro Grillo, perito della difesa conferma paternità del video agli atti

È stato Ciro Grillo a registrare, in presenza dei propri amici, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, il video nel quale è ripreso insieme agli amici mentre è insieme alla ragazza, ora agli atti nel processo per stupro di gruppo che vede imputati anche Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia. La conferma arriva…

È stato Ciro Grillo a registrare, in presenza dei propri amici, nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, il video nel quale è ripreso insieme agli amici mentre è insieme alla ragazza, ora agli atti nel processo per stupro di gruppo che vede imputati anche Vittorio Lauria, Edoardo Capitta e Francesco Corsiglia.

La conferma arriva da Mattia Epifani, il tecnico informatico nominato dalla difesa dei quattro imputati che nell’udienza di Tempio Pausania ha concluso la sua relazione. Lo stesso Ciro Grillo, interrogato dal pm, aveva ammesso di essere lui l’autore delle immagine prese con il cellulare di Capitta. Versione confermata dal consulente di parte, che ha analizzato ogni singolo frame del filmato.

Per alcuni istanti nel video Ciro si riprende in volto per poi fare una panoramica in cui inquadra Lauria e Capitta insieme alla ragazza. Corsiglia non c’era, ha sempre dichiarato di essere andato a dormire.

La conclusione cui è arrivato il tecnico informatico della difesa contrasta con le ipotesi della parte civile che tutela la studentessa, gli avvocati Giulia Bongiorno e Dario Romano, secondo i quali quel video poteva essere stato girato da Corsiglia, proprio perché non direttamente inquadrato.

In maniera meticolosa e attraverso metadati, fotografie, video e interazioni su varie piattaforme social, estrapolati dai cellulari sequestrati ai quattro imputati e alla presunta vittima, e già agli atti del processo, Epifani ha sviluppato altri argomenti su cui gli avvocati Gennaro Velle e Antonella Cuccureddu, difensori di Corsiglia, hanno chiesto un approfondimento. Il primo riguarda l’auto del giovane.

Il tecnico informatico ha recuperato due scatti fotografici realizzati da Capitta e ritrovati all’interno di una chat di gruppo dei ragazzi in cui si vedrebbe la presunta vittima ripresa di spalle all’interno di quella che è stata identificata come l’auto di Corsiglia, ancora in uso ai suoi familiari.

La fotografia risalirebbe alla mattina del 17 luglio 2019 nei pressi del “Caffè degli Artisti”, un bar tabacchi ad Abbiadori, vicino a Porto Cervo, e sarebbe stata scattata poche ore dopo il presunto stupro avvenuto nella villetta. Corsiglia ha dichiarato di essere andato in auto a comprare le sigarette in compagnia della ragazza, di Lauria e Capitta.

Mentre la studentessa ha affermato di non ricordare l’episodio. Si torna in aula il 17 febbraio 2025 con una delle udienze più attese prima della conclusione della fase dibattimentale: è chiamato a testimoniare Enrique Bye Obando, un giovane norvegese di origine nicaraguense considerato tra i testi chiave del pool difensivo.

Era stato accusato dalla studentessa di averla violentata in un campeggio in Norvegia nel 2018. Il giovane aveva smentito tutto, negando qualsiasi violenza e sostenendo che la ragazza gli avrebbe anche chiesto scusa per aver mentito

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