La Commissione Europea propone la prima lista Ue dei Paesi di origine sicura con sette Stati: Bangladesh, India, Egitto, Tunisia, Marocco, Colombia e Kosovo, nel quadro di un emendamento al regolamento sulla procedura di asilo, parte del Patto sulla migrazione in vigore dal 2026.
Una lista, spiega la Commissione, che «sosterrà una più uniforme applicazione del concetto di Paese di origine sicuro, che consente agli Stati membri di esaminare le richieste di asilo secondo una procedura accelerata, sulla base del fatto che è improbabile che le loro richieste abbiano successo». L’ipotesi prevede che la richiesta di asilo sia esaminata entro tre mesi contro i sei normalmente previsti. In altre parole, sarà più facile e rapido arrivare al decreto di rimpatrio di un migrante irregolare proveniente da quei Paesi.
Favorevole il governo
La proposta della Commissione presieduta da Ursula Von Der Leyen è letta con favore dal governo italiano, anche alla luce delle polemiche sull’invio di migranti nei centri in Albania. Secondo il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi «costituisce anche un successo del governo italiano che ha sempre lavorato sia a livello bilaterale, sia multilaterale per ottenere la revisione del regolamento».
In particolare il ministro si dice soddisfatto perché «nella lista compaiono anche Egitto, Tunisia e Bangladesh, insieme a Nazioni che chiedono l’ingresso nell’Ue, tranne l’Ucraina perché in guerra, analogamente a quanto aveva previsto l’Italia, non senza polemiche e contrapposizioni strumentali e ideologiche».
Criteri precisi
La scelta dei sette Paesi è stata fatta su criteri precisi, a partire dal basso tasso di richieste di asilo accettate, intorno al 5 per cento, e sull’analisi di relazioni da parte di alcuni organismi come l’Agenzia Ue per l’asilo, il Servizio esterno Ue, l’Unhcr, oltre a informazioni provenienti degli Stati membri. La lista Ue sarà obbligatoria per tutta l’Unione, unitamente alle liste nazionali una volta approvata dal Consiglio e dal Parlamento Europeo.
Il commento della premier
Entusiasta, insieme a Piantedosi, Giorgia Meloni che commenta: «Accolgo con grande soddisfazione la proposta di lista Ue Paesi sicuri di origine presentata dalla Commissione europea e che ricomprende, tra gli altri, anche Bangladesh, Egitto e Tunisia. Altrettanto positiva la proposta di anticipare l’entrata in vigore di alcune parti del Patto Migrazione e Asilo, in particolare la possibilità di designare Paesi sicuri di origine con eccezioni territoriali e per determinate categorie e di applicare il criterio del 20 per cento», annota la premier ritenendo anche lei l’iniziativa comunitaria «un successo italiano».