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Prima di volare a Washington la premier Meloni a colloquio telefono con Von der Leyen

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, mai presa in considerazione da Trump come soggetto politico per eventuali trattative, ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Una chiamata che è arrivata prima della visita alla Casa Bianca della premier per negoziare i dazi con Trump. Stando a…
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La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, mai presa in considerazione da Trump come soggetto politico per eventuali trattative, ha avuto un colloquio telefonico con la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. Una chiamata che è arrivata prima della visita alla Casa Bianca della premier per negoziare i dazi con Trump. Stando a quanto annunciato dalla portavoce della Commisione Ue, Arianna Podestà, Meloni e Von der Leyen avrebbero coordinato la visita a Washington.

«Come abbiamo già detto più volte, qualsiasi contatto con l’amministrazione statunitense è ben accetto», ha ribadito la portavoce, mostrando però un certo fastidio. «Certo, la competenza negoziale spetta alla Commissione, ma i contatti sono estremamente positivi e quindi la presidente e la premier si sono coordinate», ha affermato ancora.

La necessità di avere un dialogo con gli Stati Uniti è sicuramente al primo posto, al momento, tra i pensieri di chi ci governa a Bruxelles. «Faremo tutto il possibile per giungere a un esito positivo nei negoziati – ha dichiarato il commissario Ue per la Giustizia, Michael McGrath – Ma in parallelo dobbiamo prepararci allo scenario potenziale di un mancato accordo». L’incubo di un «no deal» è quindi da scacciare con tutte le forze diplomatiche, anche se bisogna tenersi pronti al peggio. «I dazi sono la strada sbagliata perché danneggiano le imprese e i consumatori e, in ultima analisi possono mettere a rischio anche i posti di lavoro», ha sottolineato il commissario europeo.

Una nuova Europa

È una presidente della Commissione Ue quasi sconsolata sul futuro dell’Europa quella che è ha risposto alle domande del quotidiano tedesco Die Zeit. Ursula von der Leyen, tra le righe, non può far altro che prendere coscienza delle tensioni internazionali innescati dall’amministrazione Trump, in particolare per la sua politica sui dazi. «L’Occidente come la conoscevamo non esiste più – ha dichiarato von der Leyen – l’Europa è ancora un progetto di pace, non abbiamo amici o oligarchi che dettano le regole. Non invadiamo i nostri vicini e non li puniamo».

La proposta europea

Nei giorni scorsi la Commissione aveva proposto all’amministrazione statunitense di azzerare reciprocamente le tariffe sui beni industriali, comprese quelle per il mercato automobilistico, ricevendo come risposta però un secco «no». Da Bruxelles però continuano a chiedere chiarezza e impegno. «I negoziati devono essere a doppio senso: l’Ue è già al tavolo, ma serve una risposta americana – aveva avvertito nei giorni scorsi il portavoce della Commissione Ue, Olof Gill – I numeri parlano chiaro: il commercio bilaterale vale 1.600 miliardi l’anno, un vantaggio enorme per entrambi».S.D.

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