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Prevenzione a ogni età, il paradigma “One Health”: il segreto per difendere la salute

Negli ultimi decenni, la prevenzione è diventata un pilastro centrale delle politiche sanitarie, grazie a un rinnovato approccio sistemico che guarda alla salute in chiave integrata.

“One Health”

Il paradigma “One Health” riconosce l’interconnessione tra salute umana, salute animale e salute degli ecosistemi, ponendo le basi per strategie coordinate volte a prevenire e affrontare le minacce sanitarie del nostro tempo. Lo sfruttamento degli ecosistemi, la crescente perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici stanno contribuendo in modo determinante all’aumento di patologie emergenti, senza dimenticare la crescente resistenza antimicrobica. Secondo l’Istituto superiore di sanità, il modello “One Health” si propone come un approccio integrato che coinvolge una pluralità di attori – dalla sanità all’agricoltura, dalla scuola al mondo del lavoro – per ottimizzare la salute collettiva attraverso la prevenzione, la cooperazione e la sorveglianza condivisa.

I Piani nazionali e regionali

In questo contesto si inseriscono i Piani nazionali e regionali della Prevenzione, strumenti fondamentali di pianificazione strategica per guidare l’azione delle Regioni e delle Aziende sanitarie. Il Piano nazionale individua sei macro aree prioritarie: malattie croniche non trasmissibili, dipendenze, incidenti stradali e domestici, malattie infettive, infortuni e malattie professionali, ambiente-clima-salute. Sono ambiti che richiedono interventi multidisciplinari, capaci di agire non solo sul versante clinico, ma anche su quello sociale, educativo e culturale.

Il Piano regionale

A livello regionale, il Piano della Puglia si distingue per l’articolazione di dieci aree di intervento, in cui la prevenzione è declinata in chiave capillare e concreta. Si va dalla promozione della salute nelle scuole e nei luoghi di lavoro al contrasto alle dipendenze, dalla sicurezza negli ambienti di vita alla prevenzione in edilizia e agricoltura, fino ad arrivare alla lotta all’antimicrobico-resistenza e all’attenzione crescente su ambiente e cambiamenti climatici. Accanto a queste azioni, considerate prioritarie dal dottor Onofrio Mongelli, dirigente della Sezione Promozione della salute e del benessere, la Regione Puglia ha attivato anche una serie di piani cosiddetti “liberi”, che affrontano temi specifici come la salute della donna e del neonato, la tutela del consumatore, la prevenzione nutrizionale, gli screening oncologici, le vaccinazioni e le malattie trasmesse da animali e vettori. Una mappa articolata di azioni che riflette la volontà di declinare la prevenzione in ogni ambito della vita quotidiana.

La società civile

Un aspetto cruciale di questo nuovo modello di prevenzione è il coinvolgimento attivo della società civile. Le scuole, per esempio, non sono più solo luoghi di istruzione, ma diventano laboratori di educazione alla salute, in cui bambini e ragazzi apprendono il valore della prevenzione come strumento personale e collettivo di protezione. Analogamente, le imprese vengono chiamate a promuovere stili di vita sani e ambienti lavorativi sicuri, contribuendo in modo diretto al benessere dei propri dipendenti. In un mondo sempre più interconnesso, dove le minacce alla salute possono nascere ovunque e propagarsi rapidamente, l’approccio One Health e la pianificazione condivisa tra Stato, Regioni e territori rappresentano, dunque, una soluzione concreta per garantire salute, equità e sostenibilità. Perché, la prevenzione, oggi più che mai, è il vero cuore pulsante della sanità pubblica.

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