Sette anni dopo Genova si è stretta ancora in silenzio, per ricordare. Un minuto di silenzio per le 43 vite strappate alla vigilia di un Ferragosto, travolte dal collasso del viadotto Polcevera. A sette anni dal crollo del Ponte Morandi di Genova, avvenuto il 14 agosto 2018, la città ha commemorato le 43 vittime con una cerimonia iniziata ieri mattina per la prima volta nell’area del Memoriale 14.8.2018 inaugurato sotto le campate del nuovo ponte San Giorgio, lo scorso dicembre.
La cerimonia
La commemorazione con l’intervento delle autorità civili e religiose della città, oltre al comitato dei parenti delle vittime, è culminato nel minuto di silenzio alle 11.36, ora del disastro. Interrotto solo dal suono dalle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane di tutta la diocesi di Genova.
Le dichiarazioni
«È un ricordo e un’emozione forti e oggi, come ogni anno, siamo al memoriale per ricordare questa tragedia e per non dimenticarla mai». Così Carlo De Simone, subcommissario straordinario per la ricostruzione del Ponte Morandi. «La ricostruzione – aggiunge – è stata un segno tangibile dell’impegno che le istituzioni hanno messo in campo. Il programma straordinario di misure urgenti che è stato avviato e che ha previsto oltre 30 opere per 4 miliardi di investimenti è un segno tangibile e importante dell’attenzione a far recuperare a Genova e al territorio una posizione strategica nei traffici internazionali e nell’economia».
La sindaca di Genova Silvia Salis: «Ci impegniamo non solo a portare avanti il Memoriale, ma a riempirlo di vita, a riempirlo di contenuti, a fare in modo che le scuole lo vivano come una tappa fissa del loro percorso educativo. Si può parlare di prevenzione e di quello che è successo con modalità ovviamente diverse in base all’età. Ma è doveroso che questo succeda»