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Pnrr: proposta di revisione, Meloni: «Primato dell’Italia»

Il governo ha presentato nelle scorse ore, all’interno della cabina di regia di Palazzo Chigi, la sua proposta di revisione del Pnrr, che sarà ora sottoposta alle due camere del Parlamento e, dopo il voto favorevole, trasmessa alla Commissione europea per il via libero definitivo. Una proposta, che hanno garantito, segue le indicazioni fornite da Bruxelles lo scorso 4 giugno.

A spiegarla, aggiungendo qualche dettaglio in più è Tommaso Foti, il ministro per gli Affari Europei, il Pnrr e le Politiche di coesione. «La proposta di revisione del Pnrr ha un valore complessivo di 14 miliardi di euro, pari al 7% del Piano – ha affermato – Un adeguamento necessario, tenuto conto che il Piano era stato concepito in un contesto politico ed economico del tutto diverso e che continua a modificarsi».

Raggiunti tutti gli obiettivi

Stando a quanto ha riferito la premier durante la cabina di regia una revisione si è resa necessaria anche per superare le criticità legate alle tempistiche stringenti e per allocare risorse in altri settori, esclusi in prima istanza. «Abbiamo previsto l’inserimento di nuove misure attuabili nei tempi molti stringenti previsti dal Piano e il potenziamento di quegli interventi che stanno producendo risultati superiori alle aspettative, con particolare attenzione alla competitività, al potenziamento delle infrastrutture e alla coesione sociale e territoriale della nostra Nazione», ha aggiunto Meloni.

Poi ha snocciolato i numeri vincenti dell’operazione Pnrr in Italia: «In questi tre anni di governo abbiamo raggiunto il 100% degli obiettivi programmati. Lo abbiamo fatto superando sia le tante criticità che abbiamo ereditato» e ancora «Sono stati impegnati ad oggi oltre 192 miliardi di euro sui 194,4 della dotazione originaria del Pnrr. In termini di attuazione, parliamo per la precisione di 428.939 progetti, pari a oltre il 96% dei progetti finanziati risultano conclusi, in via di conclusione e in corso di esecuzione».

Più fondi all’agricoltura

A beneficiare di una futura revisione del Pnrr sarà, in particolar il settore dell’agricoltura, che in questo modo potrebbe ottenere ulteriori 2 miliardi. A rivelarlo è il ministro titolare, Francesco Lollobrigida: «Sono particolarmente soddisfatto per quelli che sono gli interventi aggiuntivi previsti per il Ministero dell’Agricoltura, che già aveva avuto una revisione in positivo rispetto agli stanziamenti iniziali – ha sottolineato – Avere 2miliardi investiti sulle filiere è un risultato straordinario che significa portare a più di 4 miliardi gli interventi su un settore che va dalla produzione fino alla trasformazione per arrivare sui mercati rendendo il nostro prodotto sempre più competitivo».

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