SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Pedopornografia, l’Ia generativa nuova minaccia per i minorenni

Usano l'intelligenza artificiale per adescare i minori on-line, i pedofili: la circostanza emerge dal rapporto 2025 reso noto dalla Polizia di Stato in occasione della "Giornata Nazionale contro la Pedofilia e Pedopornografia". Ma non solo. Nel primo trimestre 2025, emerge sempre dal report, i casi trattati hanno avuto un significativo incremento con l'arresto di 118…
l'edicola

Usano l’intelligenza artificiale per adescare i minori on-line, i pedofili: la circostanza emerge dal rapporto 2025 reso noto dalla Polizia di Stato in occasione della “Giornata Nazionale contro la Pedofilia e Pedopornografia“. Ma non solo.

Nel primo trimestre 2025, emerge sempre dal report, i casi trattati hanno avuto un significativo incremento con l’arresto di 118 (+ 293%) e la denuncia di 427 soggetti (+53%), con oltre 370 perquisizioni delegate (+28%), effettuate nei confronti di soggetti dediti alla produzione, la detenzione e lo scambio di materiale pedopornografico. Ben 147 persone sono state arrestate; i denunciati sono stati 1037, gli indagati 1184. Tra il 2023 e l’anno successivo, infine, le perquisizioni sono passate da 927 a 986.

L’adescamento in rete si conferma una delle minacce più insidiose per i bambini e gli adolescenti, in particolare nella fascia di età compresa tra i 14-16 anni. Sul fronte dei casi di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti i dati complessivi sono contenuti e per il primo trimestre 2025 in diminuzione. «L’intelligenza artificiale generativa – viene spiegato nel report, aggiornato al marzo scorso – sta cambiando il modo in cui interagiamo con il mondo digitale.

Purtroppo, si sta verificando un aumento nei casi di abuso di questi strumenti per creare materiale di sfruttamento sessuale dei più piccoli. Tale fenomeno può riguardare sia minori reali, la cui immagine può essere artificialmente modificata in contenuto pedopornografico, ovvero può essere utilizzata per creare contenuti illeciti raffiguranti bambini inesistenti nel mondo reale.

Infatti, le capacità di generare messaggi su misura per il tipo di interlocutore – si legge ancora nel rapporto – può essere sfruttata dai malintenzionati per aumentare le possibilità di interazione con le loro vittime.

In tal senso l’IA può sopperire al gap generazionale, originando messaggi realistici come se fossero scritti da minorenni, in modo da instaurare interlocuzioni digitali con i minori». Nel report viene anche evidenzia che nel 2024 sono stati 2775 i siti pedopornografici resi irraggiungibili inseriti nelle black list; i siti sottoposti a controllo sono stati ben 42.231, in aumento rispetto al 2023; 2828, invece i casi trattati, che nel 2023 furono invece 2702.

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!