Non si ferma la polemica sul patriarcato e sugli immigrati irregolari. Il giorno dopo le parole del ministero dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ci pensa la premier Giorgia Meloni dal G20 a Rio de Janeiro a lanciare un assist all’esponente della Lega: «L’immigrazione illegale – conferma – incide sulla violenza sulle donne, insieme ad altre cause». Dall’altro lato invece, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dall’Assemblea nazionale di Confesercenti, sottolinea il valore aggiunto dell’integrazione: «Sta crescendo la presenza di aziende guidate da cittadini immigrati. Dal commercio giunge pertanto anche un impulso all’integrazione, potente fattore di sicurezza».
I numeri
Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi annuncia una riunione a Palazzo Chigi sui braccialetti elettronici – su 10.458, 4.677 sono per l’antistalking – e ricorda i numeri, terribili, degli omicidi: da 1 gennaio al 3 novembre di quest’anno, in Italia, sono state uccise 263 persone: 96 vittime erano donne, 82 uccise in contesti familiari o affettivi e 51 per mano del partner o dell’ex partner. «Anche il nostro Paese si deve fare promotore di un messaggio inequivocabile e coraggioso: la violenza sulle donne continua ad essere un’emergenza da contrastare con ogni possibile soluzione», evidenzia il numero uno del Viminale. Accanto Valditara scende in campo anche il vicepremier Matteo Salvini: «I numeri dell’Istat, mettono in correlazione il fenomeno migratorio con l’aumento dei reati sessuali». Per il segretario della Lega, poi, ogni stupratore «avrebbe nella castrazione chimica la sua cura». Le parole del ministro dell’Istruzione sono state di nuovo pesantemente criticate dall’opposizione e da numerose associazioni che difendono le donne.
Le critiche
In Aula alla Camera la dem Antonella Forattini ha definito «immorale che un ministro, che ha la responsabilità dell’educazione dei giovani, additi ancora una volta lo straniero come causa di una piaga che è invece è sociale». Per la vicepresidente della Camera Anna Ascani (Pd) «Valditara è il peggior ministro di questo pessimo governo». «Valditara ha dimostrato una volta di più di che pasta è fatto, politicamente e umanamente inadeguato», afferma Nicola Fratoianni (Avs). Anche Azione, con Fabrizio Benzoni e Alessio D’Amato critica le parole del ministro «rispolvera stereotipi razzisti, è ignobile». «Peggio delle balle di Valditara c’è solo chi le ripete, tipo la nostra premier Giorgia Meloni», accusa il segretario di +Europa, Riccardo Magi. La dem Serracchiani ricorda che l’80% dei femminicidi è commesso da italiani. Infine critiche a Valditara sono venute da sindacati e studenti: l’Unione sindacale di base arriva a chiedere le dimissioni del ministro dell’Istruzione e il 13 dicembre in piazza scenderà anche per portare questa istanza. Per i ragazzi dell’Uds le parole del ministro sono «razziste e negazioniste». In una parola «inaccettabili».