«Oggi assistiamo con desolazione all‘uso iniquo della fame come arma di guerra. Affamare la popolazione è un modo molto economico di fare la guerra». Così Papa Leone XIV, in un messaggio alla 44ª Conferenza FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, a Roma fino al 4 luglio.
Il Pontefice denuncia l’uso della fame come arma di guerra, definendolo un metodo economico e crudele impiegato da gruppi armati per controllare popolazioni indifese. «Oggi, quando la maggior parte dei conflitti non sono combattuti da eserciti regolari ma da gruppi di civili armati con poche risorse, bruciare terre, rubare bestiame e bloccare gli aiuti, sono tattiche sempre più utilizzate da coloro che cercano di controllare intere popolazioni disarmate».
Il delegato Prevost evidenzia che sono proprio gli attacchi anche alle reti idriche isolino gli agricoltori. Leone XIV condanna l’inerzia globale e chiede azioni concrete per fermare ingiustizie e abusi, sottolineando che la fame è uno scandalo evitabile: la Terra produce abbastanza per tutti, ma la disuguaglianza persiste.
Critica alla mancata attuazione dell’Agenda 2030, ritenendo ormai improbabile il raggiungimento dell’obiettivo “Fame Zero”, e un invito a superare gli slogan e a riscoprire il valore della condivisione per garantire un futuro giusto e dignitoso.