«La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai». Così papa Leone XIV ha esordito durante l’Angelus domenicale, ricordando l’urgenza della missione alla quale ogni cristiano è chiamato. «Il Signore ha seminato nel cuore dell’uomo il desiderio dell’infinito, ma pochi si fermano per riconoscere il buon grano pronto per la mietitura», ha detto il Pontefice, esortando a una fede viva, quotidiana.
Il Papa ha ribadito che la Chiesa e il mondo «non hanno bisogno di persone che mostrano la fede come un’etichetta esteriore, ma di discepoli innamorati che testimoniano il Regno di Dio ovunque si trovano». Centrale, per Leone XIV, è la preghiera: «Serve soprattutto pregare il Padrone della messe… al primo posto sta la relazione con il Signore».
Infine, ha rivolto un appello alla pace: «La pace è un desiderio di tutti i popoli… chiediamo al Signore di toccare i cuori dei governanti affinché alla violenza delle armi sostituiscono la ricerca del dialogo». Il Papa ha annunciato un breve periodo di riposo a Castel Gandolfo, augurando a tutti «un tempo di vacanza per ritemprare il corpo e lo spirito».