L’organizzazione dei funerali di Papa Francesco rappresenta un impegno straordinario per le istituzioni italiane, che stanno coordinando sforzi su più fronti per garantire sicurezza, assistenza e mobilità ai partecipanti che in queste ore si stanno riversando per le strade della Città del Vaticano per salutare per l’ultima volta Papa Francesco. La salma del Pontefice sarà esposta fino ad oggi nella Basilica di San Pietro, in attesa delle esequie che si terranno domani, sabato 26 aprile. Polizia, carabinieri, esercito e Protezione civile hanno messo in atto un imponente piano di sicurezza e logistica per garantire lo svolgimento ordinato delle cerimonie e la tutela dei partecipanti.
La mobilità
Le stime ufficiali indicano la presenza di almeno 200mila fedeli per le esequie, con la possibilità che il numero aumenti significativamente, come testimoniano le oltre 60mila visite nelle prime 24 ore dall’esposizione della salma. «Stiamo monitorando gli arrivi e vediamo che stanno aumentando. Abbiamo preparato una organizzazione flessibile, che si adatterà ai numeri in crescita» ha detto il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano in conferenza stampa. Rispetto al 2005, l’anno della morte di Giovanni Paolo II, questa volta «tutto avviene con il Giubileo in corso. Questa è una delle differenze principali rispetto al 2005: a Roma in aprile ci sono già moltissimi turisti per le festività e moltissimi fedeli per il Giubileo. Ora si stanno aggiungendo coloro che stanno venendo appositamente per i funerali. Stavamo ragionando su 200mila fedeli ai funerali e 250mila per l’elezione del nuovo Papa. Ma dovremo rivalutare questi numeri». Per facilitare l’arrivo di pellegrini e fedeli, sono stati preparati 500 stalli per pullmann e mezzi pesanti. Il gruppo Ferrovie dello Stato ha aumentato il numero delle corse in tutta la regione, potenziando la disponibilità dei posti sui treni verso Roma, raggiungendo un totale di 260mila. L’Atac ha modificato la rete di trasporto pubblico, limitando alcune linee tram e modificando percorsi di autobus per adattarsi alle esigenze dell’evento, mentre si sta valutando se apportare aggiustamenti alle corse della metropolitana. «Il discorso dell’apertura della metropolitana è legato ai controlli notturni che si fanno: durante la notte la metropolitana non è serrata, ma si fanno dei controlli per l’esercizio del giorno successivo» prosegue Ciciliano.
La sicurezza
Inoltre, sono attese 170 delegazioni estere, tra cui capi di Stato e di governo, o rappresentanti, rendendo l’evento uno dei più rilevanti sul piano diplomatico degli ultimi anni. «Un altro aspetto molto importante è legata alle autorità straniere. Ci saranno voli di Stato, commerciali e privati che raggiungeranno gli scali di Fiumicino e Ciampino. Abbiamo tenuto anche come avioscalo Pratica di Mare. La gran parte delle delegazioni andrà via dopo funerali. Quindi tantissime autorità straniere convergeranno allo stesso tempo sugli scali. Una delle complessità più importanti è rendere comoda la permanenza e il deflusso ordinato» conclude il capo della Protezione Civile. Per garantire la sicurezza, sono stati mobilitati circa 11mila operatori, tra forze dell’ordine e vigili del fuoco e personale. La zona intorno a Piazza San Pietro è stata dichiarata “zona rossa”, con accessi controllati tramite metal detector e presenza di dispositivi anti-drone per prevenire eventuali minacce aeree. Sul fronte sanitario, sono operative 11 postazioni mediche avanzate e 155 squadre sanitarie, con un potenziamento di 52 ambulanze rispetto alla dotazione ordinaria. Inoltre, sono state allestite quattro strutture sanitarie campali, con due ulteriori pronte all’uso in caso di necessità.