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L’addio al Papa, i funerali a San Pietro e l’arrivo a Santa Maria Maggiore – VIDEO

A presidiare le esequie è stato il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re: sono iniziati alle 10 i funerali di papa Francesco con la partecipazione di capi di Stato e delegazioni internazionali. L’ultima immagine di papa Francesco della domenica di Pasqua «rimarrà nei nostri occhi e nel nostro cuore». Così il cardinale Giovanni Battista Re nell’omelia della messa delle esequie di papa Francesco in piazza San Pietro.

Re ha sottolineato: «Nonostante i gravi problemi di salute, ha voluto impartirci la benedizione dal balcone della basilica di San Pietro e poi è sceso in questa piazza per salutare dalla papamobile scoperta tutta la grande folla convenuta per la Messa di Pasqua».

«Con la nostra preghiera vogliamo ora affidare l’anima dell’amato Pontefice a Dio, perché Gli conceda l’eterna felicità nell’orizzonte luminoso e glorioso del suo immenso amore». Dopo il funerale in piazza San Pietro l’ultimo viaggio per il Papa a Santa Maria Maggiore.

Uscito dalla Porta del Perugino, è stato trasportato su una Papamobile modificata. Applausi sin dai primi metri del tragitto.

Alle 12.27 è partito il corteo funebre che ha condotto il feretro di papa Francesco alla basilica di Santa Maria Maggiore per la sepoltura che si è conclusa alle 14.

L’ultimo saluto dei fedeli in basilica

Ieri alle 19 in punto l’ultimo dei 250mila fedeli che hanno reso omaggio alla salma di papa Francesco nei tre giorni di esposizione è uscito dalla Basilica di San Pietro e il cardinale camerlengo, Kevin Farrell, insieme ad alcuni concelebranti, ha proceduto al rito funebre di chiusura della bara con le spoglie del Santo Padre.

In pochi minuti anche la piazza si è diventata deserta, mentre tra le migliaia di sedie predisposte per accogliere gerarchie ecclesiastiche e soprattutto i potenti del mondo, oltre a quanti tra i fedeli riusciranno a guadagnare un posto, operai e personale della sicurezza hanno bonificato la zona in vista dei funerali solenni di stamani.

Il programma

La cerimonia funebre è iniziata alle 10, dopo che tutti gli invitati giunti da diverse parti del pianeta preso posto. Sono 162 le delegazioni internazionali più quella italiana e argentina che hanno diritto di precedenza. Ci saranno molti capi di Stato, Sovrani regnanti, principi ereditari, capi di governo, ministri, ambasciatori. Tutti rigorosamente censiti e fatti accomodare secondo un cerimoniale preciso.

Il dress code

È previsto anche un dress code con gli uomini in abito scuro e cravatta nera. Anche per le donne è consigliato il nero con orli di gonne e abiti possibilmente sotto il ginocchio; è concesso un filo di perle. Niente bianco, nemmeno per le regine che possono osare in occasione delle udienze con il Santo Padre. Mentre crescono gli interrogativi su potenziali incontri tra leader mondiali.

Tra quelli probabili, visto il cerimoniale, ci potrebbe essere uno scambio tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e quello francese, Emmanuel Macron, che potrebbero essere seduti accanto durante il rito.

Un breve incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è svolto all’interno della Basilica di San Pietro dove i due presidenti hanno reso omaggio al feretro di Papa Francesco. Lo riferisce la Rai nella telecronaca da Piazza San Pietro.

Le autorità civili verranno fatte accomodare sulla parte destra del sagrato guardando la basilica, mentre i cardinali saranno tutti schierati davanti all’ingresso. Dall’altra parte dell’altare e del feretro con le spoglie di Francesco, invece, ci saranno vescovi e alti prelati, oltre alle gerarchie laiche vaticane. Dietro i fedeli che riusciranno a entrare. Per gli altri tanti maxischermo predisposti anche lungo via della Conciliazione. Terminato il rito funebre, partirà un corteo dalla porta del Perugino a passo d’uomo che raggiungerà la basilica di Santa Maria Maggiore dove papa Bergoglio ha scelto di essere sepolto.

Il percorso

Sono in tutto sei chilometri che richiamano la antica via papalis, percorsa dai pontefici a piedi dopo l’elezione per raggiungere la sede episcopale di Roma in San Giovanni in Laterano. Migranti, senzacasa, vittime di tratta, trans, ma per Francesco non erano categorie: li aveva conosciuti uno per uno, li aveva aiutati, confortati, incoraggiati.

Oggi saranno lì, dove Francesco ha scelto di essere sepolto, in una sorta di picchetto d’onore. Ovviamente Roma è blindata e le forze dell’ordine sono tutte mobilitate, con molti arrivi da altre regioni, insieme a tremila volontari per garantire sicurezza a tutti e scorte ai leader mondiali. In campo anche sistemi antidrone e copertura aerea. Schierati sui tetti tiratori scelti, mentre per strada ci sono unità cinofile antiesplosivo.

In piazza e su via della Conciliazione sono attese duecentomila persone e per questo sono state allestite undici postazioni mediche e decine di ambulanze. In una città che si appresta a vivere uno degli eventi più importanti degli ultimi anni che segnerà sia la storia, sia la capacità delle Istituzioni di reggere l’urto organizzativo per questa cerimonia epocale.

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