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Pandoro e uova di Pasqua, Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa: «Sono innocente»

Chiara Ferragni è stata rinviata giudizio per truffa aggravata in relazione alle operazioni commerciali Pandoro Balocco e uova di Pasqua. «Non ha commesso alcun reato», hanno fatto sapere i difensori dell’imprenditrice, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana. «Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che…

Chiara Ferragni è stata rinviata giudizio per truffa aggravata in relazione alle operazioni commerciali Pandoro Balocco e uova di Pasqua. «Non ha commesso alcun reato», hanno fatto sapere i difensori dell’imprenditrice, gli avvocati Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana.

«Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Dovrò purtroppo convivere ancora del tempo con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta, ma sono pronta a lottare con ancora maggiore determinazione per far emergere la mia assoluta innocenza», ha detto in una nota l’influencer e imprenditrice 37enne.

L’udienza è stata fissata per il prossimo 23 settembre. Nell’atto di citazione in giudizio ci sono anche Fabio Maria Damato, ex manager di Ferragni, Alessandra Balocco e Francesco Cannillo.

«Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale – hanno aggiunto i legali – e che ogni profilo controverso sia già stato affrontato e risolto avanti l’Agcom. L’interlocuzione con i pubblici ministeri non ha avuto l’esito auspicato e la Procura ha preferito demandare al giudice del dibattimento ogni decisione, nonostante sia evidente l’assenza di condotte costituenti reato e la mancanza delle condizioni di procedibilità. L’innocenza della nostra assistita verrà certamente acclarata in giudizio, che affronteremo serenamente».

I fatti

La Procura di Milano, guidata da Marcello Viola, in una nota aveva spiegato che l’attività ha indotto “i consumatori in errore” collegando l’acquisto dei prodotti a “iniziative benefiche”. In particolare la veridicità della campagna a favore dell’ospedale Regina Margherita di Torino attraverso il pandoro Balocco, venduto a Natale 2022 a un prezzo triplo (9,37 euro) rispetto a quello tradizionale (3,08 euro) e pubblicizzato sui canali di Ferragni, sarebbe stata “garantita anche dalla credibilità di una influencer da circa 30 milioni di followers”, aveva scritto la Procura generale presso la Corte di Cassazione a inizio 2024.

Per la vicenda della campagna marketing-caritatevole per acquistare un nuovo macchinario ed esplorare cure terapeutiche nei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing nell’ospedale torinese, erano finiti sotto indagine anche l’ad dell’azienda dolciaria di Fossano, Alessandra Balocco, e il manager barese, già braccio destro dell’imprenditrice, Fabio Salvatore Maria D’Amato.

Per la vendita delle uova di Pasqua, i pm avevano comunicato che la Cerealitalia-Id spa avrebbe conseguito un “ingiusto profitto” per 5.665.177,24 di euro, nel periodo compreso fra il 3 febbraio 2021 a fine maggio del 2021. L’azienda avrebbe inoltre conseguito un “ingiusto profitto” pari a “7.459.310,21” di euro per la campagna di vendita compresa tra il “22 novembre 2021” e “fine maggio del 2022”.

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