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Pace, preghiera, carità e dialogo. Poi l’appello ai grandi della Terra di papa Leone XIV

Nel riaccendersi dei conflitti mondiali, mai spenti o assopiti, non colpisce la prima frase del discorso di Leone XIV: «La pace sia con voi». «Pax vobiscum», una locuzione latina che si ripete quasi inconsapevolmente durante la celebrazione eucaristica quando il celebrante dall’altare invita i fedeli a scambiarsi un segno di pace, ma che si rifà a un passo del Nuovo Testamento, quando Gesù appare agli apostoli dopo essere risorto.

Pace, oltre il concetto

La parola «pace» è stata ripetuta, infatti, ben 9 volte durante il discorso del Pontefice dalla Loggia delle Benedizioni davanti ai 110mila fedeli acclamanti in Piazza San Pietro. «Vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone ovunque siano, tutti i popoli e tutta la terra», ha detto Leone. Una pace che ha definito «disarmata, disarmante, umile e perseverante». Aggettivi scelti appositamente in netto contrasto alla guerra e in continuità, almeno sulla carta, rispetto a Francesco, da sempre sostenitore della cause di chi ne è vittima, dagli ucraini ai palestinesi.

Il ricordo di Francesco

Ed è proprio al suo predecessore che si è rivolto in seconda battuta, come a ricordarne la memoria nella sua battaglia per la pace e per la malattia respiratoria, nel suo ultimo periodo di vita terrena.

Conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole che benediva Roma e il mondo intero, consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione», ha detto il Papa riprendendo la benedizione Urbi et Orbi di Francesco nel giorno di Pasqua, come a riannodare un filo rosso. «Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri, a costruire i ponti, con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo sempre in pace. Grazie a Papa Francesco», ha detto nel suo primo discorso.

La chiesa missionaria

Poi ha ricordato da dove viene, nonché il suo percorso di vita da missionario in Perù fino alla cattedra di San Pietro. «Sono un figlio di Sant’Agostino, che ha detto con voi sono cristiano e per voi Vescovo – ha aggiunto Leone XIV – Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa sempre aperta a ricevere, come questa piazza con le braccia aperte, tutti, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, la nostra presenza, il dialogo, l’amore».

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