I presidenti di Usa e Russia, avrebbero «concordato che i rispettivi team inizino immediatamente i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina». Un segnale positivo: dopo il colloquio telefonico di ieri sera tra Donald Trump e Vladimir Putin anche gli indici della Borsa di Mosca, il Moex e l’Rts, hanno aperto in rialzo di oltre il 7%. «Una buona conversazione» per il presidente degli Stati Uniti. Poi ha aggiunto che pensa di incontrare il presidente russo in futuro, probabilmente in Arabia Saudita. E sull’ingresso dell’Ucraina nella Nato ha detto che «non lo ritiene praticabile».
«Apprezzo il suo genuino interesse per come possiamo realizzare insieme una vera pace». Così sui social il presidente ucraino Zelensky fa sapere di una lunga e dettagliata conversazione, che lo stesso, avrebbe avuto con il presidente Trump dopo la chiamata a Putin.
«Abbiamo discusso di molti aspetti, diplomatici, militari ed economici, e il presidente Trump mi ha informato di ciò che Putin gli ha detto. Crediamo che la forza dell’America, insieme all’Ucraina e a tutti i nostri partner, sia sufficiente a spingere la Russia verso la pace».
Confini e negoziato
«La presenza delle forze Nato in Ucraina, per quanto possano essere camuffate, è assolutamente inaccettabile per la Russia». Così Artem Studennikov, direttore del primo Dipartimento Europeo del Ministero degli Esteri russo, in un’intervista a Ria Novosti.
Per il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth: «Gli Stati Uniti non credono che l’adesione alla Nato per l’Ucraina sia un risultato realistico di un accordo di negoziato». Queste le sue parole in apertura del gruppo di contatto per l’Ucraina a Bruxelles.
«Dobbiamo iniziare a riconoscere che il ritorno ai confini dell’Ucraina precedenti 2014 è un obiettivo irrealistico. Inseguire questo obiettivo illusorio – sottolinea – non farà che prolungare la guerra e causare più sofferenza». Intanto dalla Nato per il generale Mark Rutte «l’Ucraina deve essere coinvolta nei negoziati di pace. Vediamo come si evolve la situazione passo dopo passo».
«Sta emergendo – continua Rutte – una chiara convergenza, e sono molto contento. Abbiamo bisogno della pace in Ucraina e dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia in una posizione di forza. Bisogna produrre di più e più velocemente»
Poi, sulle parole del segretario Usa alla Difesa, Pete Hegseth: «Non potrà mai, mai più esserci una Minsk-3, ovvero una situazione in cui la pace non è durevole», ha concluso: «Ci lavoreremo. Ne discuteremo tra alleati».