Intense attività diplomatiche, ma anche forti divergenze nella giornata di oggi sul fronte della pace in Ucraina. Putin definisce «assurda» l’idea che la Russia voglia attaccare l’Europa e apre a una discussione seria sul piano statunitense, una possibile base per futuri accordi. Mosca esclude però categoricamente qualsiasi presenza militare della “coalizione dei volenterosi” in Ucraina anche in caso di pace, giudicandola incompatibile con un accordo.
Secondo l’Europa Kiev avrà bisogno di circa 70 miliardi l’anno per la difesa anche dopo un eventuale cessate il fuoco. Il cancelliere tedesco Merz ribadisce che l’Ucraina dovrà mantenere forze armate solide, ma considera «prematuro» parlare di invio di truppe di pace. Intanto il Parlamento europeo approva una risoluzione che riafferma che nessun territorio occupato sarà riconosciuto come russo e chiede garanzie di sicurezza equivalenti all’Articolo 5 della Nato.
Il segretario generale della Nato Rutte elogia Trump per la «rinnovata energia» nel processo di pace. Zelensky ringrazia gli Stati Uniti per il sostegno e auspica progressi diplomatici. Prosegue il confronto negoziale: è previsto a breve un nuovo incontro tra Kiev e Washington.
E la guerra continua. Mosca rivendica la conquista del villaggio di Vasyukovka nel Donetsk e annuncia l’abbattimento di 118 droni ucraini in una notte. In Russia otto imputati vengono condannati all’ergastolo per l’attentato al ponte di Crimea del 2022. Lukashenko sostiene che Kiev accetterà il piano di pace o rischierà di «perdere il Paese». Il Wall Street Journal rivela inoltre un piano segreto tedesco per prepararsi a un eventuale conflitto con Mosca entro il 2029.









