SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Ornella Vanoni, don Luigi Gardini ai funerali: «È sempre stata la musica a possederla»

Nella chiesa di San Marco, nel cuore di Milano, si è celebrato il funerale di Ornella Vanoni. A officiare la messa è stato Don Luigi Gardini, il sacerdote amico della cantante, conosciuto come "il prete musicista" per il suo legame profondo con la musica e per il rapporto personale che lo legava all'artista. Gardini ha parlato…
l'edicola

Nella chiesa di San Marco, nel cuore di Milano, si è celebrato il funerale di Ornella Vanoni. A officiare la messa è stato Don Luigi Gardini, il sacerdote amico della cantante, conosciuto come “il prete musicista” per il suo legame profondo con la musica e per il rapporto personale che lo legava all’artista.

Gardini ha parlato della vita di Vanoni come di una presenza così radicata nella storia personale e collettiva da risultare impossibile da separare dalla memoria del Paese. «Le canzoni sono come i lumini che accendiamo negli altari. Continuano a rappresentarci anche quando non ci siamo», ha detto, spiegando come la musica dell’artista abbia attraversato quasi un secolo di cultura italiana: teatro, cinema, palcoscenico, canzone.

L’omaggio all’artista

In tanti hanno reso omaggio alla camera ardente allestita a Piccolo Teatro Grassi a Milano. Questa mattina i saluti commossi di Caterina Caselli, Gianna Nannini, Paolo Rossi e tanti altri cittadini, vip e non, che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla cantante morta venerdì all’età di 91 anni.

«Una grande maestra di libertà per tutte le ragazze, le donne e non solo», è il ricordo della conduttrice Serena Dandini, mentre Geppi Cucciari ha spiegato: «Era parte della mia vita già prima di incontrarla. Mi dispiace di averla vista meno di quanto avrei voluto. Ha avuto sempre il coraggio di dire quello che voleva». «Le sue canzoni rimarranno per sempre e ognuno si terrà la sua. Faccio fatica a immaginare che lei sia lì in quella bara», ha detto Andrée Ruth Shammah, direttrice del Teatro Franco Parenti e sua grande amica.

In un monologo in apertura de “La Pennicanza” lo showman Rosario Fiorello ha ricordato i pochi incontri avuti con la cantautrice, tra cui quello di una serata in Sardegna, rimasta particolarmente nel suo cuore: «Non posso certo dire di essere stato suo amico, ma quella sera mi sembrò di conoscerla da sempre. Mi rivelò, come solo lei sapeva fare, la sua libertà, la sua ironia dissacrante, piena di storie incredibili raccontate con una voce roca e magnetica, quasi uscita da un film d’autore. Mi fece ridere tantissimo – ha continuato -. Forse proprio questo sapeva fare Ornella: lasciare il segno anche in un solo incontro. Icona, mito, signora della musica. Sì, tutto vero. Ma io la ricorderò soprattutto come quella donna in spiaggia che, tra una risata e un racconto, mi regalò un piccolo pezzo della sua grande anima. Ciao, Ornella. 

L’arcivescovo della Chiesa Ortodossa ucraino-russa Giovanni Climaco Mapelli ha raccontato un aneddoto sulla vita di Ornella Vanoni: «L’ultima volta che l’ho incontrata mi disse che, nonostante non fosse credente, era innamorata di Gesù».

I funerali

Il feretro dell’artista dalla camera ardente è stato portato alla chiesa di San Marco a Brera, dove alle 15 si sono svolti i funerali. Riprendendo un’osservazione del critico Gino Castaldo, il sacerdote ha ricordato che «è sempre stata la musica a possederla», un destino che Gardini ha paragonato a quello dei «tarantolati, che non possono opporsi al morso della musica».

Infine, Gardini ha invitato a esercitare una memoria viva, non semplice nostalgia. «La memoria è una qualità del nostro cervello che rischiamo di perdere, perdendo anche la voce, il timbro della voce, inconfondibile», ha detto. «Per questo oggi facciamo memoria, cioè Eucaristia. Fate questo in memoria di me. Solo cantando Ornella, solo facendo questo come memoria, potremo provare anche noi con Dio. In fondo, non si sa mai».

«’Senza fine, sei un attimo senza fine»: cantando questo verso della sua canzone forse più famosa la nipote Camilla ha salutato Ornella Vanoni al termine della celebrazione del suo funerale. Prima della conclusione è intervenuta con il fratello Matteo e insieme hanno ricordato quella che per loro era la nonna. «Porto un pezzo di te dentro di me, è un onore».

Appena finita l’omelia hanno risuonato le note de ‘L’appuntamento’, interpretata da Paolo Fresu con la sua tromba. Alla cerimonia erano presenti il presidente del Senato, Ignazio La Russa, la ministra Anna Maria Bernini e il sindaco di Milano, Beppe Sala.

CORRELATI

Attualità, Cronaca, Italia","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[474951,473940,473347],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!