Il premio Nobel per l’Economia 2025 è stato assegnato a Joel Mokyr, Philippe Aghion e Peter Howitt per aver spiegato la crescita economica guidata dall’innovazione. Il Comitato ha sottolineato come i loro studi abbiano mostrato che la crescita sostenibile «non può essere data per scontata», ricordando che per gran parte della storia umana la stagnazione è stata la norma.
Il premio, dedicato quest’anno al tema “creazione e distruzione”, riconosce il contributo dei tre economisti alla comprensione del ruolo dell’innovazione tecnologica e della “distruzione creatrice” nel favorire lo sviluppo economico. Aghion e Howitt sono considerati i padri del modello di crescita schumpeteriana, che descrive come le nuove imprese e tecnologie rimpiazzino continuamente le vecchie, generando progresso. Mokyr, storico dell’economia alla Northwestern University, ha indagato le radici culturali e intellettuali che hanno reso possibile la rivoluzione industriale e l’ascesa economica dell’Europa moderna.
Aghion, docente al Collège de France e alla London School of Economics, ha approfondito il rapporto tra concorrenza, innovazione e politiche pubbliche, mentre Howitt, economista della Brown University, ha contribuito a collegare la teoria della crescita con la macroeconomia.
Il Nobel per l’Economia, istituito nel 1969, si aggiunge agli altri riconoscimenti annunciati nella settimana dei Nobel: Medicina a Brunkow, Ramsdell e Sakaguchi; Fisica a Clarke, Devoret e Martinis; Chimica a Kitagawa, Robson e Yaghi; Letteratura allo scrittore ungherese László Krasznahorkai; e Pace all’attivista venezuelana María Corina Machado