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Nato, via all’operazione “Sentinella dell’Est” dopo i droni russi in Polonia: tensioni con Mosca

Tra minacce, nuove sanzioni e diplomazia fragile, l’Europa orientale si conferma l’epicentro di un conflitto sempre più globale. La guerra in Ucraina entra in una nuova fase di tensione che travalica i confini. Dopo lo sconfinamento di droni russi nello spazio aereo polacco, il segretario generale della Nato Mark Rutte ha annunciato l’avvio dell’operazione “Sentinella…
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foto la presse

Tra minacce, nuove sanzioni e diplomazia fragile, l’Europa orientale si conferma l’epicentro di un conflitto sempre più globale. La guerra in Ucraina entra in una nuova fase di tensione che travalica i confini. Dopo lo sconfinamento di droni russi nello spazio aereo polacco, il segretario generale della Nato Mark Rutte ha annunciato l’avvio dell’operazione “Sentinella dell’Est”, con l’obiettivo di rafforzare la difesa del fianco orientale e prevenire nuove violazioni. «È pericoloso e inaccettabile, intenzionale o meno», ha dichiarato, aprendo anche alla possibilità di una no-fly zone limitata tra Polonia e Ucraina.

Varsavia ha reagito dispiegando 40mila soldati lungo i confini, sostenuta dalla Germania, che ha avviato una sorveglianza aerea continua, e dalla Francia, che ha inviato tre caccia Rafale. Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro Mosca, mentre i ministri degli Esteri dell’Europa centrale hanno espresso piena solidarietà a Varsavia.

Sul fronte diplomatico il Cremlino ha ribadito di non aver mai minacciato nessuno, ma ha escluso riaperture negoziali con Kiev. Zelensky ha invece invocato una maggiore pressione internazionale sulla Cina affinché convinca Putin a fermare la guerra: «Non basta lo scambio di territori, vuole l’intera Ucraina».

Intanto gli scontri continuano. Kiev ha colpito con droni il porto petrolifero di Primorsk, interrompendo le esportazioni russe, mentre Mosca rivendica la conquista di Ternove. I bombardamenti russi su Sumy hanno provocato almeno sei vittime civili.

Gli Stati Uniti alzano il tono. Donald Trump ha avvertito che la pazienza verso Putin «sta finendo in fretta» e ha minacciato «reazioni molto dure». Washington spinge anche per nuove tariffe contro Cina e India, colpevoli di sostenere le entrate energetiche russe. L’Unione Europea, in sintonia con la Casa Bianca, prepara il 19esimo pacchetto di sanzioni, giudicato da Copenaghen «il più severo di sempre».

La tensione cresce anche nel Baltico: in Finlandia si aprono i processi contro gli ufficiali della petroliera Eagle S, accusata di aver tranciato cavi sottomarini, mentre la Bielorussia torna nell’ombra con la misteriosa scomparsa del dissidente Mikola Statkevich.

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