Natale 2025 per gli italiani si prepara ancora una volta tra pentole, forno acceso e tavole imbandite, confermando un rito che resiste al tempo e ai cambiamenti delle abitudini sociali. A raccontarlo è l’indagine Coldiretti/Ixè, che fotografa un Paese fortemente legato al pranzo natalizio fatto in casa, vissuto come momento centrale di convivialità e identità.
In oltre nove casi su dieci (91%) il pranzo del 25 dicembre verrà consumato tra le mura domestiche, proprie o di parenti e amici, con una media di otto commensali. Un’occasione che spinge molti italiani a rimettersi ai fornelli: chi cucina passerà in media 2,8 ore a preparare il menu, un dato in crescita rispetto allo scorso anno, anche se lontano dalle quasi quattro ore del periodo pre-Covid. Resta comunque una minoranza, pari al 9%, che sceglierà soluzioni alternative come cibo da asporto o piatti portati dagli invitati.
A tavola domina la tradizione. Dai cappelletti o tortellini in brodo agli arrosti, fino ai dolci tipici regionali, il menu natalizio parla italiano. Il 30% delle famiglie privilegerà prodotti locali e a chilometro zero, mentre il 55% opterà per alimenti di origine nazionale. I dolci, in particolare, vedono un ritorno deciso al fai da te: nel 46% delle case si prepareranno ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione.
Il budget medio per il pranzo di Natale si attesta sui 116 euro a famiglia, in aumento del 7% rispetto al 2024. La fascia di spesa più diffusa è tra i 50 e i 100 euro (31%), ma non mancano famiglie che arrivano a 200 o 300 euro. Emergono anche differenze territoriali: si spendono in media 124 euro nel Centro Italia, contro i 103 del Nord Ovest. Segno che, anche a Natale, la tavola resta uno specchio delle tradizioni e delle diverse realtà del Paese.









