Movimento 5 stelle, Turco: «Vogliamo recuperare identità sui temi fondanti» – L’INTERVISTA

Non è una svolta, neanche un inizio, ma è una cosa «nova», chiamata a dare un rinnovato impulso agli obiettivi di un MoVimento che vuole «recuperare identità su temi fondanti e che coinvolgono la nostra visione del sociale, dell’economia, dell’ambiente e del lavoro», quindi del governo di un Paese «che resta immobile in due anni di governo del centrodestra, prigioniera di quel patto di stabilità che la Meloni ha subito», come sottolinea il vice presidente nazionale, il senatore Mario Turco.

Senatore da cosa si parte nella convention di Roma?

«Dall’ascolto degli iscritti. Ci aspettiamo un confronto aperto, sano e capace di dare indicazioni utili a un Movimento che nel tempo è cambiato e che oggi viene chiamato a nuove responsabilità sui territori. Da Roma vogliamo redigere una Carta Nova per rendere espliciti e concreti i principi fondanti della nostra nuova azione politica».

E come tradurli nel governo di enti e istituzioni?

«Realizzando le nostre battaglie storiche: reddito di cittadinanza, sanità pubblica libera dalla politica, nuova fiscalità che venga incontro al disagio di tante famiglie. Insomma, attuando una politica progressista ancorata alle radici dei nostri valori e recuperando la fiducia dei cittadini, oggi arrabbiati con un sistema che non tutela le fragilità, il lavoro e non abbatte le disuguaglianze».

E in Puglia tutto questo come si traduce?

«Il M5S è pronto a dialogare con le altre forze politiche progressiste e civiche nella prospettiva di una rigenerazione del territorio, con l’obiettivo di superare i tanti limiti che la Puglia ha, come per quanto riguarda sanità, trasporti e servizi in genere. Il MoVimento, come in Sardegna, vuole apportare il suo contributo in un’ottica di rilancio dopo il lavoro svolto da Emiliano».

Come dire siete pronti anche per la guida della Regione?

«Non è questione di nomi, certo è che il MoVimento ha lavorato tanto e bene su una nuova classe dirigente, che adesso è pronta ad assumersi altre responsabilità. Continueremo ad essere baluardo della legalità e della partecipazione dei cittadini».

Insomma, dal campo largo, al campo giusto per approdare a un campo nuovo?

«Il nostro unico campo sono i cittadini e le imprese che tengono alla legalità, mortificati da tre finanziarie del governo Meloni che hanno svilito la coesione sociale e affossato la ripresa economica, tagliando fondi per 10 miliardi di euro solo alle imprese».

Magari sbloccando anche la firma per i Fondi di Coesione?

«Una brutta pagina per la Puglia e vergognosa per un ministro pugliese, come Fitto, che ha avallato la scellerata politica di dimenticanze del governo Meloni per il Mezzogiorno. Sarebbe auspicabile che Fitto, prima di cedere le deleghe, provveda alla firma del patto con la Puglia per non appesantire la crisi di imprese e cittadini».

Intanto, oggi comincia al Palazzo dei Congressi la due giorni di un evento chiamato a realizzare una cosa “nova”, con Giuseppe Conte che da avvocato del popolo diventa costruttore di un nuovo percorso politico, facendo tesoro del voto alle ultime europee, ma confortato dai recenti risultati in Emilia Romagna e Umbria che, se non sorridono al MoVimento, lasciano intravedere una strada da percorrere per il futuro

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