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Traffico di rifiuti, spunta l’assunzione “a sua insaputa” della moglie del presidente della Regione Molise

Le indagini della Procura antimafia di Campobasso su presunti episodi di corruzione e traffico illecito di rifiuti in Molise si concentrano anche sull’assunzione di Elvira Gasbarro, moglie del presidente della Regione, Francesco Roberti.

Secondo gli inquirenti, l’assunzione della signora Gasbarro da parte di una società sarebbe parte di un presunto “accordo corruttivo” tra Roberti e la stessa azienda.

In particolare, Roberti, all’epoca dei fatti sindaco di Termoli e presidente della Provincia, avrebbe favorito la società in cambio di benefici personali, tra cui l’assunzione della moglie.

Dalle intercettazioni emerge che la stessa signora Gasbarro non sarebbe stata in grado di definire il proprio ruolo all’interno della società. Gli inquirenti parlano di “mazzette smaterializzate sotto forma di prestazioni professionali, assunzioni o regalie varie”.

Le indagini, condotte dalla Guardia di finanza e dai carabinieri del Noe, avrebbero evidenziato un presunto sistema in cui Roberti sarebbe intervenuto per agevolare le pratiche presentate dalla società presso vari enti, esercitando pressioni sul gestore di una discarica per aumentare i conferimenti di rifiuti.

L’inchiesta ipotizza anche un traffico di rifiuti tra diverse regioni, con il coinvolgimento di imprenditori legati alla criminalità organizzata. Secondo gli inquirenti, la corruzione sarebbe stata utilizzata per creare una corsia preferenziale nell’emissione di provvedimenti.

Le indagini sono attualmente in corso e Roberti, insieme ad altre persone coinvolte, è indagato per corruzione e altri reati.

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