Mister Ancelotti conquista la Liga: l’allievo di Sacchi supera il maestro e punta la quinta Champions

Carlo Ancelotti, fenomeno assoluto, re di Champions League con quattro edizioni vinte, di cui due con il Milan e due con il Real, tornatoci alla guida nel 2021, stesso ed ultimo anno in cui l’ha vinta e che con l’impresa compiuta in rimonta questa settimana sul Bayern l’ha messa nuovamente nel suo mirino.

Ma è balzato alla cronaca ancora prima perché trionfato in Liga, aritmeticamente, consentendo al Real Madrid di vincere il titolo di campione di Spagna per la trentaseiesima volta nella storia. Decisivo è stato il successo netto per 3-0 campo del Cadice, con ben quattro giornate di anticipo sulla chiusura del campionato e con la 35esima giornata disputata ieri contro il Granada in trasferta. Il Barcellona dal canto suo nella penultima giornata disputata ha perso in casa del Girona che si sono imposti per 4 a 2 e guadagnatisi la certezza, dopo essere stata anche in testa in questo campionato, di partecipare alla prossima Champions League.

Ma a catturare la scena sono sempre le Merengues allenato da Carlo Ancelotti, allievo di Arrigo Sacchi che lo ha avuto prima da giocatore e fulcro del suo Milan vincente e poi voluto con sé come vice tecnico nell’esperienza con la Nazionale italiana sino al 1995 per poi dopo quella esperienza iniziare con la prima squadra il suo percorso con la Reggiana. Ttutavia, a siglare le reti con il Cadice la settimana scorsa sono stati Brahim Diaz al 51′, Bellngham al 68′ e Joselu in pieno recupero, con quest’ultimo che si è rivelato decisivo qualche giorno dopo contro i tedeschi. Un 3-0 dunque che aveva già proiettato la squadra di Ancelotti a quota 87 punti in vetta al campionato inizialmente a +14 sul Barcellona, prima dell’ultima gara disputata ieri con il Granada. Ancelotti, capace di vincere in Germania e Inghilterra e in Francia, ha così vinto nei quattro massimi continenti più importanti nel panorma calcistico, il quarto ma non ultimo è quello italiano.

Quello vinto sette giorni fa per Ancelotti è la seconda Liga vinta dopo il 2021 mentre sempre con i Galacticos, alla sua prima esperienza dal 2013 al 2015 era riuscito a portare a casa la Champions League e la Coppa del Re. Sono due le volte anche che Carletto Ancelotti ha superato il Barcellona di Xavi, campione in carica dello scorso anno, ma che nell’ultimo periodo dopo l’eliminazione dalla Champions è in caduta libera nonostante la conferma del club catalano. Il club ha fatto sapere che il Real Madrid riceverà la Coppa di campione di Spagna al centro sportivo madrileno, rigorosamente a porte chiuse ed i tifosi sperano che la potranno sfoggiare in vista dell’ultima di campionato, sabato 25 maggio contro il Betis, alle 21 nel proprio fortino del “Benabeu”.

Per il tecnico italiano, ex Milan e Napoli, è stata una stagione davvero importante, dove su tutti ha brillato la stella brasiliana Vinicius Junior, 23anni e candidato a vincer eil prossimo pallone d’oro, ma anche Jude Bellingham al primo anno con i Blancos è stato determinante con le sue 22 reti, di cui 18 nella Liga, e 10 assist in 38 presenze complessive. Il Real vanta anche la miglior difesa con sole 22 reti incassate dal belga Courtois, prima della giornata disputatasi ieri, e con la seconda miglior difesa quella del Bilbao che ne ha ben dieci di più 33 e sarà difficile che possa scavalcare i Blancos. Un altro record messo a segno da Carletto Ancelotti in questa stagione, sinora, sono le 17 gare disputate al Bernabeu dove non ha mai perso, pareggiandone solo due e vincendone quindici, per una media punti complessiva dopo 34 giornate giocate di 2,55 punti a partita. Un Real Madrid che non molla mai, è sempre sul pezzo ed in Champions lo ha ampiamente dimostrato è capace di realizzare imprese nel ribaltare il risultato. Due anni fa, nell’ultima edizi0ne di Coppa dei Campioni vinta aveva infatti eliminato in rimonta Psg, poi il Chelsea e il City di Pep Guardiola. Alla vigilia dell’ultima impresa di Coppa, l’allenatore italiano aveva asserito che lui si adatta ai giocatori a disposizione, una cosa è certa e garantita: da tutti i suoi successi e da chi lo ha avuto come guida si evince che i suoi calciatori sono pronti a tutto per lui, Una delle peculiarità del tecnico nativo di Reggiolo è quella di essere un esperto di rimonte. Il presidente Perez, dovrà guardarsene molto bene dal rischio che qualche federazione, come quella brasiliana che ci aveva provata o altro club europeo, possa strapparglielo via.

Sicuramente il Borussia Dortmund di Terzic, prossima sfidante il primo giugno nella finale di Wembley, è avvisata e dovrà a fare attenzione a quella che è la nuova “zona Ancelotti” in riferimento ai minuti finali.

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