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Migranti, ripartono i trasferimenti in Albania: in 49 verso Shengjin su una nave della Marina

È in viaggio verso il porto albanese di Shengjin il pattugliatore Cassiopea della Marina militare con a bordo 49 migranti soccorsi su otto barconi e natanti bloccati a Sud di Lampedusa. L'arrivo è previsto per martedì. Dopo due mesi, dunque, ripartono i trasferimenti in Albania. Il Viminale ha fatto sapere che lì saranno avviate le…
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L'"hotspot" italiano nel porto di Shengjin, in Albania (AP Photo/Vlasov Sulaj - LaPresse)

È in viaggio verso il porto albanese di Shengjin il pattugliatore Cassiopea della Marina militare con a bordo 49 migranti soccorsi su otto barconi e natanti bloccati a Sud di Lampedusa. L’arrivo è previsto per martedì.

Dopo due mesi, dunque, ripartono i trasferimenti in Albania. Il Viminale ha fatto sapere che lì saranno avviate le procedure di accoglienza, trattenimento e valutazione dei singoli casi. Una prima selezione è stata operata da Guardia costiera e Guardia di finanza, dopo i controlli effettuati dalle loro motovedette in acque internazionali.

Come previsto dal protocollo Italia-Albania, sono “eleggibili” per il trasferimento maschi, adulti, senza vulnerabilità, in buona salute e provenienti da Paesi sicuri.

Dal Viminale fanno sapere che altri 53 migranti «hanno presentato spontaneamente il proprio passaporto per evitare il trasferimento», circostanza di “particolare rilievo” per il Ministero dell’Interno «in quanto consente di attivare le procedure di verifica delle posizioni individuali in tempi più rapidi anche a prescindere del trattenimento, aumentando le possibilità di procedere con i rimpatri di chi non ha diritto a rimanere in Ue».

Quello della nave Cassiopea è il terzo trasferimento di richiedenti asilo in Albania dopo quelli di ottobre e novembre scorsi operati dalla nave Libra. In quel caso, però, i 20 richiedenti asilo erano stati in seguito liberati perché il tribunale di Roma non aveva convalidato i trattenimenti per l’impossibilità di riconoscere come “Paesi sicuri” gli Stati di provenienza delle persone trattenute.

La ripresa dei trasferimenti in Albania coincide con un’intensificazione degli arrivi di migranti sulle coste italiane che da inizio anno sono già stati più di 1.700.

I migranti trasferiti raggiungeranno l'”hotspot” italiano nel porto di Shengjin, dove saranno avviate le procedure di identificazione. Poi saranno portati nel vicino centro di Gjader, dove resteranno in attesa di conoscere l’esito delle loro domande. La nuova norma voluta dal governo prevede che stavolta il trattenimento disposto dal questore dovrà essere convalidato dai giudici della Corte d’appello e non più dai magistrati della sezione immigrazione.

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