È salito ad almeno 27 il bilancio provvisorio delle vittime dei due naufragi avvenuti ieri al largo di Lampedusa. Tra loro, anche una bambina di un anno. Sessanta persone sono state tratte in salvo e già sbarcate sull’isola, ma secondo i racconti dei superstiti i dispersi sarebbero ancora fra 30 e 40. Le ricerche proseguono senza sosta.
La tragedia
Il dramma è iniziato nella tarda mattinata di ieri, quando un elicottero della Guardia di Finanza ha avvistato, a circa 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa, un barcone capovolto con decine di migranti in mare e diversi corpi privi di vita. L’allarme ha fatto scattare il dispositivo di soccorso coordinato dal Centro secondario di soccorso marittimo (Mrsc) della Guardia costiera di Palermo. Cinque le unità navali impegnate: le motovedette Cp 324 e Cp 327 della Guardia Costiera, due della Guardia di Finanza e una di Frontex, oltre a un elicottero e un aereo della Guardia Costiera e un velivolo di Frontex. Secondo le testimonianze raccolte, le due imbarcazioni erano partite da Tripoli, in Libia, nelle prime ore di ieri. Durante la traversata, una delle carrette del mare ha iniziato a imbarcare acqua. Nel tentativo di salvarsi, molti migranti si sono trasferiti sull’altra barca, già sovraccarica. Pochi minuti dopo, anche questa si è ribaltata, scaraventando in mare decine di persone.
Le operazioni
I soccorritori hanno recuperato finora 26 cadaveri in mare, altri due sono stati individuati all’interno dello scafo capovolto, ma le operazioni per estrarli sono complesse. Le prime otto salme sono state trasferite alla camera mortuaria di Cala Pisana per le ispezioni cadaveriche. Quattro dei sopravvissuti sono stati condotti al poliambulatorio di Lampedusa, ma non sono in gravi condizioni; gli altri 56 si trovano all’hotspot di contrada Imbriacola, assistiti da medici, psicologi e operatori dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (Euaa). Al momento non risultano minori non accompagnati tra i superstiti.
La reazione
Questa ennesima tragedia deve far maturare la consapevolezza che i processi migratori non possono essere fermati» ha commentato il deputato Aboubakar Soumahoro, chiedendo politiche di cooperazione con i Paesi di origine per offrire alternative alla fuga.Il bilancio resta provvisorio. Sul tratto di mare davanti a Lampedusa proseguono le ricerche, nella speranza di ritrovare in vita almeno una parte dei dispersi.