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Mezzogiorno, Pil in crescita ma resta il divario col Nord. E l’inflazione pesa sui consumi

Prodotto interno lordo in crescita dell’1,5%. È un dato che supera la media nazionale dello 0,7%, quello registrato nel Mezzogiorno e che si pone al di sopra delle performance economiche delle altre macro-aree del Paese. Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Istat, il Nord-Ovest si ferma a +0,7%, il Nord-Est a +0,4%, e il Centro a +0,3%. Tuttavia, anche se questa crescita colloca il Sud in una posizione inaspettatamente dinamica, le persistenti disparità rispetto al resto del Paese ne limitano gli effetti positivi. Il Pil pro-capite del Mezzogiorno, infatti, resta il più basso d’Italia, attestandosi poco sotto i 24mila euro nominali, a fronte dei 44,7mila euro del Nord-Ovest, che guida la classifica nazionale. Una differenza che evidenzia come, nonostante i segnali di ripresa economica, il divario territoriale rimanga profondo e strutturale.

Il reddito

Un altro segnale delle difficoltà economiche del Sud è quello relativo al reddito disponibile delle famiglie per abitante, che nel Mezzogiorno si attesta a 17,1mila euro, oltre il 30% in meno rispetto alla media del Centro-Nord, pari a 25mila euro. Nonostante una crescita del reddito disponibile del 4,7% nel Sud, in linea con il dato nazionale del 4,9%, l’inflazione media annua del 5,7% ha eroso quasi completamente il potere d’acquisto delle famiglie. Il risultato è che il miglioramento nominale non si traduce in un reale sollievo economico per i cittadini.

I consumi

La crescita dei prezzi ha avuto un impatto diretto anche sulla spesa per consumi finali che, nel Mezzogiorno, sono aumentati dell’1% in termini reali, ma il dato è insufficiente a compensare le perdite generate dall’inflazione. Inoltre, nonostante il buon andamento dei mercati finanziari abbia fatto crescere la ricchezza netta delle famiglie italiane (+4,5% rispetto al 2022, per un totale di 11.286 miliardi di euro), la ricchezza reale a prezzi costanti è ancora inferiore ai livelli del 2021 di oltre 7 punti percentuali. Questo dato sottolinea come l’inflazione abbia vanificato gran parte dei progressi economici dell’anno.

L’occupazione

Un aspetto positivo arriva dal mercato del lavoro. Il Sud ha registrato una diminuzione del numero di disoccupati, con circa 5.138 persone in più che hanno trovato impiego nel 2023. Questo trend, sebbene incoraggiante, necessita di essere consolidato attraverso politiche di sostegno all’occupazione stabile e di qualità. In termini assoluti, il Mezzogiorno continua a soffrire di tassi di occupazione inferiori rispetto al Centro-Nord, riflettendo un problema strutturale che richiede interventi di lungo periodo.

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