«Condivido il rammarico espresso dalle istituzioni dell’area euro. Certo il parlamento è sovrano, ma è consuetudine che gli accordi sui trattati internazionali contratti dai governi vengano rispettati. Tutti gli altri Paesi l’hanno fatto. I legami tra Mes e Patto di stabilità ci possono essere nel dibattito italiano e nelle dinamiche politiche o parlamentari. Ma a Bruxelles quei legami non li ho visti», così Paolo Gentiloni al Corriere della Sera sul Patto di Stabilità e sul Mes. Dopo l’approvazione del nuovo Patto di stabilità e crescita Ue e dopo la bocciatura in Italia alla Camera della ratifica del Mes, è «necessaria» una audizione urgente del ministro Giorgetti in commissione Bilancio. A chiederlo, con una lettera indirizzata al presidente della Commissione Bilancio alla Camera Giuseppe Mangialavori di Forza Italia, i gruppi del Pd, M5S, Italia Viva e Azione.
Il venti dicembre scorso, dopo mesi di negoziazione, i ministri delle Finanze dell’Unione europea hanno siglato all’unanimità un accordo sulla revisione del Patto di stabilità e crescita (Psc), per la cui approvazione definitiva occorrerà aspettare il voto del Parlamento europeo, prima della fine della legislatura. All’indomani di questo traguardo comunque rilevante, quale che sia il giudizio di merito, la Camera dei deputati, nella seduta del ventuno dicembre, con un voto dell’Assemblea ha bocciato il disegno di legge che reca l’autorizzazione alla ratifica dell’Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità. «Alla luce di questi significativi accadimenti, riteniamo necessaria e urgente una informativa del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, da svolgere nella Commissione da lei presieduta già in occasione dell’esame della Legge di bilancio 2024. In attesa di un riscontro alla nostra richiesta, Le inviamo i più cordiali saluti».
Il ministro dell’Economia e delle Finanze parteciperà intanto il 27 dicembre alle 14.00 alla riunione della commissione Bilancio della Camera per i lavori della legge di bilancio, compatibilmente con «la complessità della sua agenda», ha fatto sapere il sottosegretario all’Economia Federico Freni durante la riunione di ieri della commissione. Lo stesso Freni e il presidente della commissione hanno però specificato che il ministro non interverrà per parlare di Mes o di Patto di stabilità e delle possibili ricadute sulla manovra, come richiesto dalle opposizioni. Il ministro è disponibile a riferire sul Patto di stabilità, ha chiarito il presidente, ma non contestualmente al percorso parlamentare della legge di bilancio.
“Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti parteciperà, come richiesto dalle opposizioni, ai lavori della commissione Bilancio della Camera mercoledì 27 alle ore 14”, la nota ufficiale del Mef. «Il ministro dell’Economia e delle Finanze avrebbe interesse che il Mes fosse approvato per motivazioni di tipo economico-finanziarie», ha spiegato il ministro Giorgetti rispondendo ai giornalisti fuori da Palazzo Madama dopo l’approvazione in Senato della Legge di Bilancio. «Ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni mi è sembrato evidente che non fosse aria per un’approvazione, per motivazioni non soltanto economiche». A chi gli faceva notare che sul Mes le opposizioni ne hanno chiesto le dimissioni, Giorgetti ha risposto che «i consigli dell’opposizione sono sempre utili, ma poi permettetemi se decido io. Che sul Mes ci fossero problemi era noto a tutti», aggiungeva Giorgetti.