«Cosa si intende fare concretamente per risolvere in maniera seria il problema del disservizio di ristorazione mensa scolastica da parte della Dussmann?». È una delle richieste che Anna Piemontese, consigliera comunale del gruppo Laboratorio 33077 di Sacile, in provincia di Pordenone, chiede all’Amministrazione a seguito delle «persistenti problematiche» relative al servizio.
In un’interpellanza che sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale, Piemontese evidenzia alcuni dei disservizi: da gennaio ad aprile, scrive, «sono stati ufficialmente e formalmente contestati alla Dussmann Srl con applicazione di penali, diversi inadempimenti relativi sia a ritardi nell’erogazione del servizio sia alla qualità del cibo (carne poco cotta, lische di pesce) “non rispondente per stato fisico batteriologico e parassitologico a quanto previsto dalla normativa vigente”».
Piemontese ricorda che «il contratto per l’appalto del servizio di ristorazione tra il Comune di Sacile e la Dussmann» prevede «la possibilità di recedere e risolvere il predetto contratto a determinate condizioni di legge».
Considerato, dunque, «che sempre più famiglie stanno chiedendo di poter portare il pasto da casa, mentre molte altre famiglie hanno già optato per la rinuncia alla mensa e vanno a prendere i propri figli per farli mangiare a casa e poi riportarli a scuola» e che le problematiche evidenziate «non sono affatto risolte», Piemontese chiede «se c’è da parte dell’Amministrazione comunale l’intenzione di valutare la possibilità di interrompere il rapporto contrattuale con la Dussmann a salvaguardia della salute alimentare dei bambini e ragazzi di Sacile».
Il Comune, intanto, ha sanzionato l’azienda con 3.800 euro. Nel prossimo Consiglio comunale si saprà cosa intende rispondere l’amministrazione all’interpellanza presentata da Piemontese.