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Giorgia Meloni incontra i giornalisti: «Avrò fatto errori ma il governo segue il programma» – VIDEO

Nell'aula dei gruppi parlamentari alla Camera dei deputati, è in corso la conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sono 160 i giornalisti accreditati per l'iniziativa organizzata dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti e dall'Associazione stampa parlamentare. Quaranta le domande sorteggiate sulle 95 richieste arrivate all'Ordine. Tra i temi caldi il caso Cecilia Sala…

Nell’aula dei gruppi parlamentari alla Camera dei deputati, è in corso la conferenza stampa della presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Sono 160 i giornalisti accreditati per l’iniziativa organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare. Quaranta le domande sorteggiate sulle 95 richieste arrivate all’Ordine.

Tra i temi caldi il caso Cecilia Sala e i colloqui con Space X di Elon Musk per un possibile accordo sulla fornitura di servizi di telecomunicazione sicuri all’Italia.

Migranti

«Cassazione dà ragione a governo, pronti con centri Albania»

«I centri per migranti in Albania? A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo, dice che spetta al governo stabilire quali siano i paesi sicuri e che conseguentemente il giudice non possa sistematicamente disapplicare il trattenimento dei migranti che arrivano, ma può invece motivare il caso specifico per cui quella persona non è sicura in quel paese. Una cosa completamente diversa da quella che hanno fatto i magistrati del Tribunale di Roma». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di inizio anno in corso alla Camera.

«Per quello che ci riguarda quindi i centri in Albania sono pronti per essere operativi, noi abbiamo un dispositivo pronto a partire in qualsiasi momento», ha aggiunto la premier ricordando che «fortunatamente lo scorso anno gli sbarchi sono diminuiti del 60% e negli ultimi giorni si sono quasi azzerati. Però i centri sono pronti ad essere attivati».

«Per valutare» quello che succederà sui centri per migranti in Albania «dobbiamo attendere. I giudici hanno rinviato la questione alla Corte di giustizia europea, che inizierà a lavorare a febbraio su questo. Dalle interlocuzioni con i miei colleghi credo che la maggioranza dei leader dei Paesi europei sosterrà la posizione italiana di fronte alla Corte, anche perché quello che stiamo sostenendo è perfettamente in linea con il nuovo patto di immigrazione e asilo. Aspettiamo di vedere cosa succede, ma mi preoccupa di più che alcuni giudici non abbiano tenuto conto della decisione della Cassazione, questo è preoccupante. Verrebbe da dire, chi è più rispettoso della Cassazione? Si vede la palese volontà di disapplicare le decisioni del governo, e penso che alla fine questo i cittadini lo capiscano. E mentre parliamo di questo da mesi ci sono 11 mafiosi del clan di Messina Denaro che vengono rilasciati per il termine della custodia cautelare, forse ci si dovrebbe preoccupare più di questo».

Stati Uniti

«Non annetteranno territori, da Trump messaggio a player globali»

«Io mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori che interessano loro. Noi abbiamo già visto Trump presidente Usa e siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa ha un motivo per farla. Vedo le sue dichiarazioni come un messaggio ad alcuni grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili a quei paesi».

«La mia idea è che queste dichiarazioni rientrino nel dibattito a distanza tra grandi potenze. Un modo energico di dire ad altri player globali che gli Usa non resteranno a guardare», ha aggiunto la premier ricordando «l’attivismo cinese» nei territori.

«Invito Trump per 20/1? Valuto agenda, se riesco partecipo»

«Durante l’incontro a Mar-a-Lago con Donald Trump abbiamo parlato del quadro generale, senza entrare nello specifico dei singoli dossier. Certamente l’accoglienza è stata al di là delle aspettative, e per quanto riguarda l’Inauguration day» del 20 gennaio a Washington «confermo l’invito e che mi farebbe piacere esserci. Lo sto valutando con la compatibilità di agenda viste le moltissime cose che dobbiamo fare, ma se riesco volentieri partecipo».

«Dazi sarebbero problema, dialogo con America e Ue per soluzioni»

«Penso che gli scogli si debbano superare con il dialogo. Nello specifico, sulla difesa, la questione è più interna all’Ue che deve individuare degli strumenti per avere una difesa comune e attualmente non li ha, o non li ha adeguati. I dazi per noi sarebbero un problema però non è una novità che le amministrazioni Usa pongano la questione dell’avanzo commerciale. È un tema che c’è da sempre sul tavolo, penso che si debba discutere e che quella dei dazi non sia la soluzione giusta. Penso che delle soluzioni alla fine si possano trovare parlando con i nostri partner europei e Usa».

Guerra in Ucraina

«Disposta a sostenere le opzioni che vanno bene a Kiev. Non leggo un disimpegno nelle parole di Trump»

«Io sono disposta a sostenere le opzioni che è disposta a sostenere l’Ucraina e credo che questo sia fondamentale per avere una pace giusta. Sono assolutamente convinta che le garanzie di sicurezza per l’Ucraina siano fondamentali per poter ambire ad avere effettivamente una pace in Ucraina perché tutti sappiamo che la Russia in passato ha violato gli accordi che aveva sottoscritto e quindi purtroppo senza garanzie di sicurezza noi non possiamo avere alcuna certezza che quello che è accaduto nel 2022 non accada di nuovo».

«Non prevedo un disimpegno», ha poi rimarcato la premier, e «non leggo un disimpegno» nelle parole del prossimo presidente Usa, Donald Trump, sul coinvolgimento statunitense rispetto a questo fronte.

«Adesione a Nato? Io sostengo opzioni che Kiev disposta a sostenere

«Io sono disposta a sostenere le opzioni che è disposta a sostenere l’Ucraina, questo è fondamentale per avere una pace giusta. Sono convinta che per l’Ucraina siano fondamentali le garanzie di sicurezza, perché tutti sappiamo che in passato la Russia ha violato gli accordi, e senza garanzie di sicurezza non possiamo avere la certezza che non si ripeta quello che è accaduto nel 2022. Poi, anche sul tema dell’adesione alla Nato, non sono io a stabilire quale sia una pace giusta, ma credo che sia giusta se l’Ucraina è d’accordo».

Medioriente

«Il governo in prima linea su sostegno umanitario a Gaza

Sul tema legato a quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza «lavoriamo dall’inizio per raggiungere un cessate il fuoco, per il rilascio degli israeliani rapiti, e credo che il governo italiano sia stato uno dei governi che in assoluto di più a livello internazionale si sono occupati sia della salute sia dei generi di prima necessità, e quindi del sostegno umanitario alle popolazioni di Gaza».

Caso Sala

«Ragionare su come proteggere meglio giornalisti nel mondo

«Sulla vicenda di Cecilia Sala non posso dire che c’è qualcuno che abbia sbagliato. Noi abbiamo circa 500 italiani in Iran quindi qualsiasi comunicazione non resta riservata. Più di tanto non voglio scendere nel dettaglio, si farà nelle sedi competenti. Il giornalismo d’inchiesta è una delle cose più preziose che abbiamo, ma approfittando del caso di Cecilia Sala possiamo ragionare su come fare un salto di qualità nella protezione di questi giornalisti che vanno in giro per il mondo. Ho chiesto al sottosegretario Mantovano di promuovere una riunione su questo con i vertici dell’Ordine dei giornalisti per capire quali possano essere gli strumenti per proteggere meglio questi giornalisti. Una protezione che in qualche caso è mancata, ma non è colpa di nessuno». 

SpaceX

«Neanche io ho le idee chiare» su un eventuale utilizzo della rete satellitare Starlink, ma è necessario «mettere in sicurezza le informazioni parlando con il soggetto tecnologimente più avanzato, perché non ci sono alternative pubbliche, l’alternativa è non avere la protezione di questi dati».

«Starlink è una delle ipotesi in campo per raggiungere l’obiettivo del Pnrr sulla banda larga. Il dibattito è su due scenari che non sono ottimali», quello di non proteggere i dati e quelli di affidarli a un monopolista «ma devo porre la questione perché se quelle comunicazioni finiscono in mano sbagliate il governo è responsabile», aggiunge Meloni, secondo la quale «bisogna però capire se il problema di chi critica sia che Musk è u privato o siano le idee politiche di Musk, perché non si può fare che a chi è d’accordo con me o è mio amico venga appiccicata una lettera scarlatta. Il tema è di sicurezza nazionale».

«Musk non finanzia partiti e associazioni nel mondo come Soros

«Se Musk ha avuto un ruolo» nel rilascio di Cecilia Sala «non ne ho notizia. Per quello che riguarda le ingerenze dobbiamo ricondurre le cose nel loro alveo. Elon Musk è una persona molto nota e facoltosa che esprime sue posizioni. Ma quando di fronte a questo mi si dice che è un pericolo per la democrazia, devo dire che non è vero. Di persone note e facoltose che esprimono opinioni ne ho viste e spesso le esprimono contro di me, e non mi pare che nessuno si sia scandalizzato. Il problema è quando quelle persone usano le loro risorse per finanziare esponenti politici in giro per il mondo per condizionare le politiche di altri Paesi, e non mi pare che Musk lo faccia. Lo fa George Soros, e questo io lo considero un pericolo e un’ingerenza, mentre altri parlano di filantropia».

«Il problema allora qual è? Che Musk è ricco o che non è di sinistra?

«In passato è accaduto che alcuni miliardari censurassero la gente sulle loro piattaforme, come accaduto a Trump, e quella sì è un’ingerenza, ma lì andava bene. Se una persona esprime le sue idee senza finanziare partiti o associazioni, come fa Musk, perché io non ho avuto soldi da Musk, va bene. Altri li ricevevano da Soros, e lì andava bene? L’ingerenza c’è solo quando non si è d’accordo?».

«Musk non pericoloso, molto più ingerente Soros

«Musk? Io non sono appassionata delle ingerenze, del commento sui fatti degli altri. L’ho visto accadere per anni senza che nessuno dicesse una parola, governi stranieri che dicevano che avrebbero vigilato sulla democrazia italiana…tutto normale. Su Soros: io sono libera di giudicare quello che fa e lo considero molto più ingerente di quanto non sia Elon Musk. Io non lo faccio, non l’ho mai condiviso e non mi appassiona ma da questo a definirlo pericoloso mi sembra eccessivo. Pericolose sono altre cose».

«Non è Musk a limitare libertà espressione ma altri

«Il tema di queste società, di questi social media che governano un pezzo delle comunicazioni e hanno un fatturato che supera quello di alcuni Stati, è un tema che ho posto anni fa, ed è un tema. E riguarda anche la libertà di espressione e limitarla non lo fa Elon Musk ma lo fanno altri. Io sono stata bannata svariate volte. Il problema non può diventare un problema quando arriva uno che non è d’accordo con me». 

«Musk su Phillips? Nessuno si è sbracciato per epiteti contro di me

«Non condivido le parole di Elon Musk» su X nei confronti della ministra inglese Jess Phillips ma «anche qui, da questo al rischio per la democrazia… Volete un elenco degli epiteti che mi sono stati rivolti anche da personaggi influenti sui social negli ultimi anni? Non mi ricordo che qualcuno si sia sbracciato. Quello che non funziona in questa vicenda è l’utilizzo di due pesi e due misure. Non si è credibili a porre oggi la questione, che è sul tavolo da molti anni. Solo che le persone che ne erano protagoniste erano ben viste dal mainstream». 

Autonomia

«Sentenza Consulta autoapplicativa, serve solo legge su Lep

Sull’autonomia differenziata «il governo ritiene che la sentenza della Corte costituzionale sia autoapplicativa, salvo quello che riguarda le modifiche sui Lep, sui quali stiamo già lavorando su una legge. Ma anche lì bisogna vedere cosa accadrà con la Corte costituzionale chiamata a decidere sul referendum».

Riforme

«Ci ho messo faccia ma starò nel merito, decidono cittadini

«In generale, per quanto riguarda i referendum sulle riforme – premierato, autonomia e giustizia – cercherò di fare un passo indietro: sarebbe un errore non stare nel merito della questione, ci abbiamo messo faccia ma quando arriveranno i referendum noi li consegneremo ai cittadini. Poi, in campagna elettorale, certamente io spiegherò quello che penso sulle riforme e perché le ritengo positive per gli italiani».

Carceri

«No amnistia o indulti ma ampliare capienza

«La situazione delle carceri italiane e le parole di Papa Francesco che ha parlato della necessità di una amnistia? Ascolto sempre con grande attenzione le parole di Papa Francesco, che ringrazio. Chiaramente quello che dice sulla amnistia è contenuto nella bolla di indizione del Giubileo e quindi è rivolto ai governi di tutto il mondo, non è quindi una questione che riguarda specificamente l’Italia. L’Italia intende fare sua parte per garantire condizioni migliori a chi deve scontare una pena in Italia, solo che la mia idea è che questo non si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle nostre carceri. Io penso che dobbiamo adeguare la capienza delle nostre carceri alle necessità, questo fa uno stato serio».

«Il modo serio di risolvere la questione delle carceri non è con le amnistie o gli indulti, ma ampliare la capienza delle nostre carceri», ha concluso. 

Piano Mattei, Meloni: «Concretezza cambia le cose, individuati altri 5 Paesi»

«Sono fiera del fatto che il Piano Mattei e la nostra visione sta raccogliendo sempre maggiori consensi, sono fiera della concretezza che il Piano Mattei sta dimostrando. Ci sono tante iniziative, ce ne sono state anche in passato, per l’Africa, ma riuscire a essere concreti e credibili fa la differenza. I progetti sono tutti già avviati nei primi nove Paesi del Piano. Le grandi sfide del 2025 sono internazionalizzare e deuropeizzare il Piano, che è quello che abbiamo iniziato a fare nel G7. Noi vogliamo cercare di mettere in relazione il più possibile il nostro Piano anche con i livelli ‘superiori’, mettendo in gioco anche il G7. La seconda sfida per il 2025 è ampliare il Piano Mattei: attualmente abbiamo individuato come nuovi Paesi Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal».

Governo

«Avrò fatto errori ma ho agito sempre con rispetto

Ha agito sempre con rispetto? «Sì, penso che rispetto sia una parola molto bella, viene dal latino ‘respicere’ guardare nuovamente, guardare in profondità. Non puoi provare rispetto se non provi a capire, ma anche che non puoi essere rispettato se non sai chi sei. E’ una parola molto bella e difficile. E’ un dovere e un diritto. Sul piano del dovere avrò fatto degli errori, sul piano del diritto…me lo devo guadagnare».

«Lavoro faticoso, decido su ricandidatura quando sarà momento

«Questo è un lavoro faticoso, la ricandidatura» nel 2027 «è una decisione che prenderò quando dovrò prenderla, anche vedendo i risultati che ho portato a casa. Poi sapete che non sono attaccata alla poltrona, cerco di essere utile e fare quello che può essere utile al Paese».

«Manovra, norma anti Renzi? È questione di buon senso, rappresenta Italia

La cosiddetta ‘norma anti Renzi’ contenuta nella manovra «è un’iniziativa parlamentare che condivido. Penso sia normale vietare a chi rappresenta gli italiani in Parlamento di prendere soldi da Stati esteri non appartenenti neanche alla Ue. La cosa strana è che si debba fare una legge per stabilire quello che il buon senso avrebbe dovuto suggerire. Poi se il senatore Renzi dice che ci sono anche altri che lo fanno, c’è la differenza fondamentale che tutti gli altri hanno avuto la creanza di lasciare il Parlamento. Il senatore Renzi rappresenta l’Italia, e quello che fa coinvolge l’Italia. Per questo in passato nessuno che facesse un lavoro di questo genere è rimasto parlamentare. La legge è stata necessaria perché è un caso unico. E il senatore Renzi lo sa bene, e non è un caso che si sia dimesso dal cda di una società di car sharing con sede a Mosca il 24 febbraio 2022».

Terzo mandato, Meloni: «Competenza nazionale, in Cdm impugniamo legge Campania»

«Sulla questione del terzo mandato siamo arrivati alla conclusione che la questione riguarda un principio fondamentale e quindi la materia è di competenza dello Stato nazionale, è la ragione per la quale nel Cdm di oggi impugniamo legge regionale della Campania».

Giustizia

Sulla responsabilità dei magistrati «credo si debba discutere all’interno del governo. Attualmente non ne stiamo discutendo».

«Toni apocalittici a ogni riforma, comportamento pregiudiziale

«Mi stupisce sempre il tono apocalittico con il quale si risponde a qualsiasi tentativo di riforma sulla giustizia. Sempre come se stesse finendo il mondo, come se fosse un attacco, perché questo non aiuta anche a collaborare per migliorare le norme. Vuol dire escludersi da qualsiasi possibilità di dibattito e impedire a noi di avere il contributo positivo che può arrivare dai vertici della magistratura. È un comportamento pregiudiziale che non condivido».

Consulta, Meloni: «Avanti spediti ma serve dialogo con opposizione»

«Lo stallo per l’elezione dei giudici mancanti della Consulta? Presumo che adesso che sono quattro sarà più facile trovare una soluzione anche con le opposizioni. Siamo consapevoli di quanto questo sia importante, cercheremo di procedere spediti. Non dipende solo da noi, abbiamo già avviato le interlocuzioni con l’opposizione».

Rimini, Meloni: «Riconoscimento a carabiniere, valutiamo approfondimento norme»

«C’è un signore che accoltella 4 persone e poi si avventa su un carabiniere. La prontezza del carabiniere fa sì che non venga ucciso e anzi impedisce che l’uomo uccida altre persone. Il carabiniere viene indagato. Si dice che sia un atto dovuto, vedremo, io ho chiesto all’Arma dei carabinieri di sostenere le spese legali della difesa del maresciallo Masini e intendo chiedere al generale Luongo di conferire al maresciallo Masini un riconoscimento per il suo valore. Ha fatto il suo lavoro. Ci dobbiamo porre il problema delle forze dell’ordine che temono di far bene il proprio lavoro perché rischiano di trovarsi in un calvario giudiziario. Faremo un approfondimento delle norme vada fatto».

Cittadinanza

«Il Governo segue il programma, no altra carne al fuoco»

«Se penso che siano maturi i tempi per attualizzare la materia della cittadinanza italiana? Penso che questo governo si debba concentrare sulle materie che ha nel programma, non metterei altra carne al fuoco. Quella italiana poi penso sia una ottima legge sulla cittadinanza».

Lavoro

«Dati incoraggianti, faremo gruppo di lavoro per giovani e neet

«Il governo ha fatto molto» sul tema del lavoro «ma non si fa mai abbastanza. Penso che ci siano dati incoraggianti, la disoccupazione è al 5,7%, ai minimi da quando vengono registrate le serie, l’occupazione è ai massimi dal dopoguerra. Ci sono dati incoraggianti anche sulla qualità del lavoro, prevalentemente lavoro stabile. Se in questi due anni considerassimo solo le assunzioni a tempo indeterminato arriveremmo al milione, credo che Silvio Berlusconi sarebbe molto fiero di noi. Ma non si fa mai abbastanza e il tema del lavoro giovanile è una priorità che non si affronta però solo sul tema del contratto. Parte da prima, dalla formazione, e su questo si vede il lavoro fatto dal governo. Il paradosso è che da un lato abbiamo molti giovani che non trovano lavoro e dall’altro molti settori produttivi che non trovano lavoratori.

«Se non riusciamo a rimettere insieme le due cose, facendo capire ai giovani dove sia la possibilità di trovare un buon lavoro, ben retribuito, non riusciamo a migliorare le cose. Altra questione, anche questa più ampia, è quella dei Neet, e ne ho parlato con Mantovano per mettere insieme un gruppo di lavoro su questo. Social media, internet, lo dico da madre, perché faccio parte della prima generazione di genitori che cresce figli interamente digitali, e non siamo preparati perché abbiamo vissuto un mondo totalmente diverso, non capiamo come ha impattato la pandemia, come cambiano le relazioni, ma anche su questo stiamo cercando di interrogarci perché vogliamo mettere insieme personalità anche con skill diversi per affrontare al meglio questi temi. Noi andiamo avanti con la strada che abbiamo tracciato, concentrando le risorse sui salari e sulle assunzioni, sulle aziende che assumono, come abbiamo già fatto».

«Stellantis, soddisfatta sulla carta: tutelare posti lavoro»

«Per quello che riguarda le crisi industriali e aziendali, abbiamo immaginato durante la stesura della legge di bilancio un’Ires premiale, legando sempre gli incentivi al mantenimento dei livelli occupazionali e alla difesa dei lavoratori. Per questo sono sulla carta soddisfatta dell’accordo raggiunto con Stellantis».

«Industria, per invertire calo produzione serve strategia»

«Come intendiamo invertire il calo costante della produzione industriale? A me pare che il governo abbia già dato dei segnali importanti. Intanto per avere una industria forte bisogna avere una strategia. Quello che il governo può e deve fare è creare un contesto il più possibile favorevole per aziende e industrie che producono in un contesto oggettivamente complesso. L’Ires premiale è l’ultimo di questi segnali, richiesta molto convinta dell’industria di questo Paese. Ma è uno, abbiamo liberato 12 miliardi di euro nella revisione del Pnrr».

Agenzia Entrate, Meloni: «Parole Ruffini ingenerose, ma non creerà problemi a me»

«Penso che Ruffini sia una persona molto autorevole, poi si sa che gli esattori delle tasse siano tra quelli che riscuotono maggiore consenso in questo Paese. Certo mi sono dispiaciuta per alcune dichiarazioni che Ruffini ha fatto. Credo sia una diapositiva delle differenze: noi abbiamo confermato Ruffini guardando al merito, nonostante fosse una persona non vicina alla nostra area politica. Poi sotto questo Governo si è segnato il record dei proventi della lotta all’evasione fiscale e lui ha deciso di dimettersi per andare a organizzare un’associazione con Romano Prodi dicendo che questo governo non fa niente contro evasione fiscale, mi sembra una cosa ingenerosa e una cosa organizzata non per creare problemi a questa leader».

Italia-Grecia, Meloni: «In calendario vertice intergovernativo»

«C’è in calendario un vertice intergovernativo» tra Italia e Grecia che «si terrà a Roma – vado a memoria – il 9 febbraio e l’obiettivo che ci diamo è mettere nero su bianco l’ampiezza della cooperazione con una dichiarazione congiunta e alcune intese bilaterali sui temi di particolare rilevanza come quelle della sicurezza e della protezione civile».

Secondo la premier «i rapporti fra Italia e Grecia sono rapporti ottimi come è naturale che sia io e Mitzotakis siamo anche compagni di banco in Consiglio europeo», scherza la premier, ricordando il recente vertice Nord-Sud in Finlandia che «considero una delle novità più interessanti degli ultimi mesi. Qualche anno fa immaginare che considerare che Paesi frugali e spesso trattati come non esattamente seri si vedano insieme per parlare delle grandi questioni della sicurezza europea vuol dire che stanno cambiando molte cose e il lavoro dell’Italia e della Grecia è parte di questo cambio di paradigma».

FdI, Meloni: «Non penso mia sorella in mirino giudici ma tante falsità sono strategia»

«Non penso che i giudici abbiano messo nel mirino mia sorella, ma mi stupisce molto che le vengano addebitate moltissime cose che non segue. Questo mi ha molto incuriosito perché una cosa falsa può essere la svista, due cose false possono essere due sviste, tre cose false possono essere tre sviste, quattro cose false diventano una strategia. E allora mi interrogo sulla strategia. Poi chiederò a mia sorella cosa ne pensa, se trova un minuto mentre stipa tutta questa gente nei gangli dello Stato».

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