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Meloni chiama a raccoltagli alleati a Palazzo Chigi. Vertice sulle regionali

Tutti a Palazzo Chigi. Mercoledì all’ora di pranzo sono attesi dalla premier Giorgia Meloni, al piano nobile dello stabile di piazza Colonna, i leader dei partiti della coalizione di centrodestra: Antonio Tajani, di Forza Italia, Matteo Salvini, della Lega, e Maurizio Lupi di Noi Moderati. Al tavolo della presidente di Fratelli d’Italia oltre alla colazione si consumerà una discussione sulle candidature per le prossime elezioni regionali, previste in autunno tra la fine di settembre e ottobre, di Val d’Aosta, Veneto, Toscana, Marche, Campania e Puglia.

Lo scenario

Per ora di certo si sa, se si esclude la piccola regione del nord-ovest a statuto speciale, che nelle Marche correrà l’uscente Francesco Acquaroli, di Fratelli d’Italia, tanto che nelle prossime settimane è attesa ad Ancona la coordinatrice della segreteria di via della Scrofa, Arianna Meloni. Per il resto è tutto da decidere. Intanto, in vista del voto si consumano veti incrociati, rapporti al vetriolo e soprattutto la voglia di intestarsi ipotetiche vittorie, lasciando ai partner sconfitte date per certe. Così, in Veneto, dove il centrodestra gode di ottima salute, è scontro tra la Lega che chiede continuità con l’uscente e amato governatore Luca Zaia e Fratelli d’Italia, partito ambizioso di governare una regione del nord che propone il senatore Luca De Carlo. Scendendo sotto il Po, c’è la candidatura in Toscana del sindaco di Pistoia, Alessandro Tommasi, un’esponente di quella Generazione Atreju che rappresenta l’ala più meloniana di FdI, per quanto nulla è stato deciso. Così come magmatica è la situazione all’ombra del Vesuvio, dove il centrodestra proprio nei giorni scorsi ha fatto scintille tra il plenipotenziario campano di Forza Italia, l’europarlamentare Flavio Martusciello e il responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, i quali hanno proposto visioni e soprattutto nomi diversi: Edmondo Cirielli, viceministro degli esteri, avanzato da FdI, e “un civico” proposto dagli azzurri.

Il Tacco dello Stivale

Nessuna ufficialità, infine, in Puglia, dove ci si scontrerà, forse, con un centrosinistra guidato dal plurisuffragato alle scorse elezioni europee, con oltre mezzo milione di preferenze, Antonio Decaro. Dopo alcuni tentativi di acquisire alla causa personalità civiche come Nicola Porro e Vincenzo Magistà, per ora una delle ipotesi maggiori resta quella del vicepresidente della commissione bicamerale antimafia, Mauro D’Attis. Come si evince, tutto è in evoluzione e probabilmente mercoledì non tutti i nodi verranno sciolti. Anche se, un dato certo la convocazione del vertice a Palazzo Chigi lo puntualizza e cioè che, al netto di imprevisti, un rinvio delle regionali al prossimo anno per ora non è considerato.

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