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Meloni a Tirana rilancia l’Europa dei popoli, Ue prepara nuove sanzioni dure contro Mosca

Il vertice a Tirana si è chiuso con un messaggio chiaro: in un mondo frammentato, l’unità europea è una scelta strategica. La capitale albanese ha ospitato il vertice della Comunità Politica Europea, riunendo 47 Paesi tra membri Ue e Stati nell’orbita europea. Accolta in modo scenografico da Edi Rama, inginocchiatosi simbolicamente, la premier italiana Giorgia Meloni ha colto l’occasione per rilanciare un’idea di Europa fondata sull’identità condivisa. «Difendiamo ciò che siamo in un mondo che cambia rapidamente».

«Costruire una nuova Europa in un nuovo mondo, come propone questa sessione, significa, a mio avviso, prima ancora di parlare di ciò che dobbiamo fare, partire dalle nostre fondamenta e riflettere su chi siamo. Nessuno di noi – spiega Meloni – è interessato a rafforzare qualunque forma di unione tra Stati europei, se non per difendere ciò che siamo e ciò che vogliamo continuare a essere nei prossimi decenni e nei prossimi secoli, in un mondo che cambia così rapidamente».

«Se a volte l’Europa si dimostra incapace di affrontare le grandi sfide, non è colpa di altri. È una nostra responsabilità. Ed è compito nostro scegliere se rassegnarci al declino oppure combatterlo», ha aggiunto la premier.

Al summit, oltre a Meloni, presenti anche von der Leyen, Metsola, il segretario NATO Mark Rutte e il presidente del Consiglio europeo António Costa. Focus su sicurezza, economia, migrazione e allargamento. «I Balcani non sono periferia, ma cuore dell’Europa», ha dichiarato Meloni, ribadendo l’impegno italiano per l’integrazione di questi Paesi.

Von der Leyen ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, tra cui embargo a Nord Stream, sanzioni al settore finanziario e tetto al prezzo del petrolio. Coordinamento stretto con Washington, mentre si valuta una pressione combinata per portare Putin al tavolo dei negoziati.

Non sono mancati momenti leggeri. Un video AI con i leader in versione bambini ha strappato sorrisi in sala. Sul fronte bilaterale, si è tenuto un incontro Italia-Albania sull’attuazione del protocollo migratorio. Meloni ha sottolineato i progressi nei rimpatri e nella gestione dei flussi.

In parallelo, Bruxelles ha osservato con cautela le tensioni commerciali con gli Usa, dopo l’accordo con Londra. L’ipotesi di dazi fino al 10% sulle esportazioni Ue preoccupa. L’Europa prepara contromisure e valuta l’estensione delle sanzioni anche ai servizi, in caso di escalation.

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