Regno Unito, Canada e Australia hanno formalmente riconosciuto lo Stato di Palestina. Alla vigilia dell’Assemblea generale dell’Onu, nella quale la guerra a Gaza e il conflitto israelo-palestinese in generale saranno fra i temi principali, l’iniziativa coordinata da parte dei tre Paesi del Commonwealth, alleati di lunga data di Tel Aviv, riflette la crescente indignazione per la condotta di Israele nella Striscia di Gaza. Ed è atteso che altri Paesi si uniranno all’elenco: prima fra tutti la Francia, il cui presidente Emmanuel Macron ha voluto farsi capofila di questa iniziativa e farà l’annuncio ufficiale alle Nazioni Unite. Ma non solo, anche Portogallo e Lussemburgo hanno deciso di riconoscere la Palestina.
«Di fronte al crescente orrore in Medioriente, stiamo agendo per mantenere viva la possibilità di pace e di una soluzione a due Stati. Ciò significa un Israele sicuro e protetto accanto a uno Stato palestinese vitale. Al momento, non abbiamo né l’uno né l’altro», sono le parole scelte dal premier britannico Keir Starmer per comunicare il riconoscimento. La mossa era ampiamente attesa dopo che Starmer a luglio aveva dichiarato che avrebbe riconosciuto uno Stato palestinese a meno che Israele non avesse accettato un cessate il fuoco a Gaza, consentito alle Nazioni Unite di portare aiuti e intrapreso altre misure verso una pace duratura. Tutte cose che non sono accadute.
Nella Striscia di Gaza continuano i bombardamenti: dall’alba di domenica i palestinesi uccisi in attacchi israeliani sono stati almeno 55, di cui 37 nella sola Gaza City. Risposta adirata è giunta da Israele, che ha escluso in modo assoluto la prospettiva di uno Stato di Palestina. La creazione di uno Stato palestinese «non avverrà», ha tuonato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, accusando i leader stranieri di avere dato un “premio” a Hamas. Netanyahu ha dichiarato che annuncerà la risposta di Israele dopo il viaggio della prossima settimana negli Stati Uniti. «Dovremo combattere alle Nazioni Unite e in tutte le altre sedi contro la falsa propaganda diretta contro di noi e le richieste di istituire uno Stato palestinese, che metterebbe in pericolo la nostra esistenza», ha detto ancora.
Netanyahu lunedì si recherà alla Casa Bianca per incontrare Donald Trump il quale, prima dell’annuncio, aveva già chiarito di disapprovare la mossa prevista dal Regno Unito. Il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, ha accolto con favore gli annunci di riconoscimento dello Stato palestinese, sottolineando che questo «costituisce un passo importante e necessario verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura» in conformità con il diritto internazionale. E Hamas ha definito la decisione «il giusto risultato della lotta, della determinazione e dei sacrifici del nostro popolo sulla via della liberazione e del ritorno».