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Medicina, al semestre filtro «risultati disastrosi»: flop soprattutto in Fisica. E scoppia la polemica

Il «semestre filtro» per l’accesso a Medicina, promosso dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, come una «rivoluzione» per abolire il test, è finito sotto pesante attacco politico.

Davide Faraone, vicepresidente di Italia Viva, parla sui social di una «narrativa epica» che nasconde «risultati disastrosi», «imbuto spacciato per opportunità».

I dati della prima sessione di esami, che doveva preparare gli studenti, sono estremamente negativi: all’Università di Palermo solo il 13% ha superato Fisica, il 30% Chimica e il 45% Biologia. Risultati non migliori alla Statale di Milano, con percentuali di idoneità del 12%, 24% e 30% nelle stesse materie scientifiche.

Secondo Faraone, la Bernini avrebbe preteso che materie complesse come Biologia, Chimica e Fisica venissero assimilate in sole 10 settimane, spesso tramite didattica online. Anche in uno scenario ottimistico per la sessione di recupero del 10 dicembre, Faraone stima che la percentuale di successo difficilmente supererà il 25%.

La conseguenza diretta è il rischio concreto che, a fronte di circa 14mila idonei totali, oltre 6mila posti destinati ai futuri medici rimangano vacanti in un Paese che lamenta una cronica carenza di personale sanitario.

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