L’autopsia sul corpo della 14enne Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola il 26 maggio dal fidanzato di 19 anni, ha confermato che la ragazza non è morta sul colpo ma dopo un’agonia, la cui durata è ancora tutta da stabilire.
L’esame autoptico infatti ha evidenziato quattro traumi sulla testa della giovane, tra fronte e nuca, più altri traumi al collo che potrebbero indicare asfissia, oppure essere stati provocati dai detriti e dall’armadio che il 19enne ha usato per occultare il corpo. Uno dei colpi alla testa, quello in zona occipitale, avrebbe provocato una frattura cranica con conseguente emorragia.