«Mario ha sborsato 5mila euro per il suicidio assistito»: l’associazione Coscioni rivolge un appello al ministro Speranza

«Pur rinnovando la gratitudine per l’interessamento diretto da parte del ministro Speranza, non possiamo non notare che il ministro sembra confondere il futuro con il passato. ‘Mario’ ha infatti già dovuto sborsare i 5.000 euro, coperti dalla raccolta fondi pubblica lanciata dall’Associazione Luca Coscioni. Non si tratta dunque di ipotizzare un ‘intervento’ del Governo ‘laddove ve ne sia bisogno’. Si tratta semmai di attuare un risarcimento e di emanare precise direttive affinché un episodio del genere non si riproduca». Queste la parole di Filomena Gallo e Marco Cappato dell’Associazione Luca Coscioni, che replicano alle dichiarazioni del ministro della Salute.
«È quanto andiamo chiedendo al Governo da mesi – sottolineano -. In assenza di una circolare ministeriale i Servizi sanitari regionali possono impunemente proseguire il boicottaggio della sentenza ‘Cappato Antoniani’ della Corte costituzionale, in vigore da quasi tre anni senza mai poter essere stata applicata. L’inerzia parlamentare non può e non deve fungere da alibi per disapplicare le norme in vigore stabilite dalla Consulta insistono.

Da qui l’appello: «Chiediamo al Ministro Roberto Speranza e al Governo di attivarsi contro l’inerzia delle Aziende Sanitarie Regionali attraverso i loro poteri affinché mai nessun malato debba attendere i tempi di Fabio, di ‘Antonio’ che attende da 20 mesi, di ‘Mario’ che ha atteso 18 mesi, per ricevere i pareri previsti dalla sentenza 242/19 della Corte costituzionale» concludono Gallo e Cappato.

Intanto questa sera ci sarà una veglia organizzata dal Comune di Fermignano (Pesaro Urbino) in piazza Garibaldi per salutare Fabio Ridolfi, il 46enne che ha deciso di sottoporsi alla sedazione profonda e continua a causa dei ritardi nella procedura per il suicidio medicalmente assistito. Per l’Associazione Luca Coscioni parteciperà Matteo Mainardi, coordinatore della campagna Eutanasia legale.

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