Manfredi dopo Decaro alla guida dell’Anci, Meloni: «Centrale collaborare con i sindaci»

La ventesima assemblea congressuale Anci, svoltasi in uno dei padiglioni del “Lingotto” di Torino ha eletto all’unanimità Gaetano Manfredi come nuovo presidente nazionale Anci, associazione che riunisce i sindaci di tutta Italia. Ad aiutarlo nelle sfide che lo attendono alla guida dell’organo ci sarà Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno ed eletto anche lui all’unanimità presidente del Consiglio nazionale. Il neo presidente è chiamato ad affrontare diverse criticità che affliggono i comuni italiani da Nord a Sud: crisi abitativa, ridistribuzione dei servizi pubblici e la rivitalizzazione delle periferie sono solo alcune di quelle citate dal presidente del Cnel (Consiglio Nazionale Economia e Lavoro) Renato Brunetta nel messaggio di auguri fatto recapitare a Manfredi.

L’insediamento

«Ci sono tanti divari, tra nord e sud, tra le grandi e le piccole città, tra le aree interne e quelle costiere. I comuni sono uno strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita e ridurre questi divari». Il neo presidente entra subito nel merito nel discorso rialsciato dopo la sua elezione all’assemblea dei delegati «Ci sono una serie di riforme importanti che possono essere realizzate e Anci in maniera unitaria si muoverà per fare delle proposte concrete che aiutino a migliorare la qualità della vita delle persone che significa anche ridurre i tanti divari che ci sono, ma sono molto fiducioso che si possa avviare un percorso per rimuoverli». Tra le priorità di intervento del sindaco di Napoli vi è la necessità di potenziare la capacità amministrativa dei comuni, soluzione che potrebbe ridurre i divari infrastrutturali che determinano in molti casi la differenza di qualità della vita». Il Pnrr, in questo senso è un’occasione molto valida per creare nuovi ponti e dare nuovo impulso a progetti di valorizzazione e rilancio per i comuni.

Il presidente Meloni

Oltre ai numerosi esponenti politici, di destra e sinistra senza distinzione, sono arrivate anche gli auguri di inizio lavori dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Congratulazioni e auguri di buon lavoro al sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, eletto oggi all’unanimità Presidente dell’Anci. Siamo la nazione dei campanili, dei borghi e delle identità il – esordisce la Premier – il Governo considera centrale la collaborazione con i comuni e i sindaci, che rappresentano la prima fila dell’impegno politico e il volto più prossimo dello Stato. Continueremo a lavorare in questa direzione per dare risposte concrete ai cittadini».

Il sindaco mediatore ribellatosi a De Luca

Un mediatore dai toni pacati e accomodanti che è riuscito a farsi accettare dalla destra e dai napoletani per la sua fede calcistica non proprio allineata a quella dell’intera città che rappresenta (è juventino). Inoltre è uno dei pochi che non ha avuto paura di opporsi al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che pur ne aveva inizialmente appoggiato la candidatura, nella sua aperta sfida al Governo Meloni.

Il profilo

Nato a Ottaviano, in provincia di Napoli, il 4 gennaio 1964 diventa prima docente di Tecnica delle costruzioni, nella facoltà di Ingegneria nell’università Federico II. Nel 2014 viene eletto rettore dell’ateneo per poi assumere, l’anno dopo, anche la guida della Crui, la Conferenza dei rettori italiani. Nel gennaio 2020 è nominato ministro dell’Università nel governo Conte 2, al posto del dimissionario Fioramonti. L’anno dopo diventa sindaco di Napoli, sostenuto da una coalizione di 13 liste, con il 63% delle preferenze. Nonostante De Luca faccia resistenza al Governo di centrodestra, lui opta per una collaborazione istituzionale e accompagna la Premier a Bagnoli. per firmare l’intesa che dopo decenni dovrebbe sancire la rinascita dell’ex area industriale: è commissario straordinario per il megaprogetto da 1,2 miliardi. Per il Sole24Ore è il secondo sindaco più amato d’Italia.

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