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Macron e Zelensky firmano accordo storico sulla difesa aerea: Kiev acquisterà 100 caccia Rafale

Un passo significativo nella cooperazione militare tra Francia e Ucraina è stato compiuto oggi con la firma, alla base aerea francese di Villacoublay, di una lettera d’intenti tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’accordo, definito da Zelensky «storico», mira a rafforzare le capacità di difesa aerea e l’aviazione da…
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Un passo significativo nella cooperazione militare tra Francia e Ucraina è stato compiuto oggi con la firma, alla base aerea francese di Villacoublay, di una lettera d’intenti tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’accordo, definito da Zelensky «storico», mira a rafforzare le capacità di difesa aerea e l’aviazione da combattimento dell’Ucraina, prevedendo anche l’acquisizione di altre attrezzature militari avanzate.

Secondo quanto riferito dall’Eliseo, la dichiarazione d’intenti prevede l’acquisto di circa 100 caccia Rafale F4, sistemi di difesa aerea SAMP-T di nuova generazione, radar, missili aria-aria e droni. Già entro quest’anno partiranno progetti congiunti per la produzione di droni intercettori e lo sviluppo di componenti critici integrabili nelle piattaforme ucraine. Macron ha sottolineato come la rigenerazione dell’esercito di Kiev sia fondamentale per la sicurezza europea, aggiungendo che l’obiettivo è dotare l’Ucraina di una reale capacità di dissuasione contro eventuali incursioni.

Il presidente francese ha inoltre ribadito la necessità di continuare a esercitare pressione sulla Russia tramite sanzioni e iniziative come la lotta alla cosiddetta “flotta fantasma” russa, evidenziando come «tutto sia pronto per la pace, solo la Russia continua la guerra». Zelensky ha definito l’intesa un momento storico per le relazioni tra le due nazioni, sottolineando il ruolo della Francia nel rafforzare la capacità difensiva ucraina.

Sul fronte finanziario, la Commissione europea stima che nei prossimi due anni l’Ucraina avrà bisogno di circa 135,7 miliardi di euro per sostenere le funzioni statali, la difesa e la stabilizzazione economica, con picchi di 70 miliardi nel 2026. La questione del finanziamento continua a suscitare divisioni tra gli stati membri: il premier ungherese Viktor Orban ha criticato le richieste di ulteriori fondi definendole «come aiutare un alcolista con altra vodka».

La visita di Zelensky a Parigi coincide con un contesto di alta tensione: ieri un raid russo ha provocato tre morti e dieci feriti a Balakliya, nella regione di Kharkiv, mentre un drone ha colpito una petroliera turca a Odessa, senza vittime. La crescente cooperazione militare franco-ucraina e la pressione internazionale mirano a rafforzare la difesa dell’Ucraina e a stabilizzare la regione, in vista di una possibile fine del conflitto entro il 2026, come auspica Macron.

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