«La decisione della Corte di Giustizia dell’Ue che ha dato ragione alla Germania per il suo ricorso contro l’Italia sul rispetto del regolamento di Dublino è l’ennesima dimostrazione dell’incapacità della Meloni nella gestione del tema immigrazione».
Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Politiche Ue di Camera e Senato: i deputati Elisa Scutellà, Filippo Scerra e Bruno Raffaele e i senatori Pietro Lorefice e Dolores Bevilacqua.
La vicenda riguarda due siriani che si sono visti negare l’asilo richiesto in Germania perché sbarcati in Italia e quindi, secondo il regolamento di Dublino in vigore dal 2013, vanno ritrasferiti in Italia che, come Paese di primo approdo, ha il dovere di prendersi in carico la procedura di asilo.
«È il cosiddetto fenomeno dei movimenti secondari dei ‘dublinanti‘ che il governo Meloni ha maldestramente cercato di aggirare con una circolare che chiedeva a tutti i Paesi Ue di fermare i ritrasferimenti in Italia per mancanza di posti nelle strutture di accoglienza».
Una richiesta di sospensione unilaterale priva di valore secondo la Germania e anche secondo la Corte di Giustizia Ue, per cui le regole di Dublino vanno rispettate.
«Quelle regole che Meloni a maggio ha accettato di confermare e anzi irrigidire con la firma del nuovo Patto europeo di asilo e immigrazione, ancora non in vigore, che scaricherà ogni responsabilità sul Paese di primo approdo per un periodo quasi doppio e con procedure più veloci e semplificate per la riconsegna dei “dublinanti“.
Meloni, che in campagna elettorale prometteva “mai l’Italia campo profughi d’Europa”, ha accettato che il nostro Paese diventasse ufficialmente l’hotspot d’Europa».