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M5S, si ritorna al voto su richiesta di Grillo: Conte non si oppone. Urne online dal 5 all’8 dicembre

Giuseppe Conte è pronto a far ripetere il voto agli iscritti del Movimento 5 Stelle dopo la richiesta avanzata, al termine dell’assemblea costituente della scorsa settimana, dal fondatore e garante, Beppe Grillo di una nuova convalida del voto degli iscritti: «Di fronte ai pretesti che sono giunti al termine dei due giorni di discussione, abbiamo…
Il presidente M5S Giuseppe Conte in occasione del convegno ‘lo sport come strumento di pace’. Roma Venerdì 29 Novembre 2024 (foto Mauro Scrobogna /LaPresse)M5S President Giuseppe Conte at the conference ‘Sport as a tool for peace’. Rome Friday November 29 2024 (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

Giuseppe Conte è pronto a far ripetere il voto agli iscritti del Movimento 5 Stelle dopo la richiesta avanzata, al termine dell’assemblea costituente della scorsa settimana, dal fondatore e garante, Beppe Grillo di una nuova convalida del voto degli iscritti: «Di fronte ai pretesti che sono giunti al termine dei due giorni di discussione, abbiamo risposto, sapete come? Andiamo a rivotare. Faremo nuovo bagno di democrazia nei prossimi giorni – commenta Giuseppe Conte – questo è l’unico modo per recuperare la centralità dei cittadini», lo ha detto il leader del Movimento nel corso del suo intervento al congresso delle Acli in corso di svolgimento a Roma.

Nuovamente alle urne

La nuova consultazione annunciata da Conte è prevista per il prossimo fine settimana: da giovedì 5 dicembre e fino a domenica 8, sempre attraverso la piattaforma informatica di voto online, Skyvote. Secondo il presidente nazionale dei pentastellati, «Noi abbiamo fatto la Costituente e vi posso dire che abbiamo avuto 22 mila proposte e contributi da parte di molti nostri iscritti – prosegue Conte -Noi del vertice, invece, ci siamo messi da parte, è stata la base a discutere, alla fine i quesiti gli hanno decisi gli iscritti e abbiamo votato senza tanti “grilli” per la testa. Così, di fronte ai pretesti abbiamo risposto, bene, andiamo a rivotare».

Grillo indispettito?

Di conseguenza, ci sarà una nuova consultazione per confermare o ribaltare il risultato di sette giorni fa quando al termine della due giorni al Palazzo dei congressi a Roma gli ormai ex grillini hanno deciso tre cose importanti: l’abolizione del limite dei due mandati elettivi per le cariche istituzionali, la possibilità di cambiare simbolo al Movimento e il superamento della figura del Garante, ricoperta da Grillo, a cui le casse del partito versano 300 mila euro ogni anno per una consulenza sulla comunicazione, tanto che c’è chi ipotizza che sia proprio quest’ultimo accapo che a Grillo non è andato giù e che lo ha spinto a mettersi di traverso chiedendo un nuovo voto con la speranza che non si raggiunga il quorum del 50 per cento, necessario, a norma di statuto, per validare la consultazione. Intanto, mentre le truppe contiane si preparano al nuovo voto, mobilitando dirigenti e iscritti, il presidente tira dritto su quelle che sono ormai le ancore del Movimento e cioè la collocazione nel centrosinistra, ma non “la subalternità al Pd”, una posizione in politica estera che non sia appiattita su quella dell’Unione europea, a partire dallo scacchiere russo-ucraino, la rivendicazione delle battaglie combattute dai 5Stelle nei 15 anni di vita del Movimento, a partire dal reddito di cittadinanza, dal ridimensionamento dei vitalizi per i politici e dalla riduzione del numero dei parlamentari. Così come sempre Conte sottolinea che per quanto riguarda la regola dei due mandati: «Non faremo una norma che punti al carrierismo politico, sarà una regola che consentirà di valorizzare le competenze, ma non di assegnare poltrone».

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