Giuseppe Conte è pronto a far ripetere il voto agli iscritti del Movimento 5 Stelle dopo la richiesta avanzata, al termine dell’assemblea costituente della scorsa settimana, dal fondatore e garante, Beppe Grillo di una nuova convalida del voto degli iscritti: «Di fronte ai pretesti che sono giunti al termine dei due giorni di discussione, abbiamo risposto, sapete come? Andiamo a rivotare. Faremo nuovo bagno di democrazia nei prossimi giorni – commenta Giuseppe Conte – questo è l’unico modo per recuperare la centralità dei cittadini», lo ha detto il leader del Movimento nel corso del suo intervento al congresso delle Acli in corso di svolgimento a Roma.
Nuovamente alle urne
La nuova consultazione annunciata da Conte è prevista per il prossimo fine settimana: da giovedì 5 dicembre e fino a domenica 8, sempre attraverso la piattaforma informatica di voto online, Skyvote. Secondo il presidente nazionale dei pentastellati, «Noi abbiamo fatto la Costituente e vi posso dire che abbiamo avuto 22 mila proposte e contributi da parte di molti nostri iscritti – prosegue Conte -Noi del vertice, invece, ci siamo messi da parte, è stata la base a discutere, alla fine i quesiti gli hanno decisi gli iscritti e abbiamo votato senza tanti “grilli” per la testa. Così, di fronte ai pretesti abbiamo risposto, bene, andiamo a rivotare».
Grillo indispettito?
Di conseguenza, ci sarà una nuova consultazione per confermare o ribaltare il risultato di sette giorni fa quando al termine della due giorni al Palazzo dei congressi a Roma gli ormai ex grillini hanno deciso tre cose importanti: l’abolizione del limite dei due mandati elettivi per le cariche istituzionali, la possibilità di cambiare simbolo al Movimento e il superamento della figura del Garante, ricoperta da Grillo, a cui le casse del partito versano 300 mila euro ogni anno per una consulenza sulla comunicazione, tanto che c’è chi ipotizza che sia proprio quest’ultimo accapo che a Grillo non è andato giù e che lo ha spinto a mettersi di traverso chiedendo un nuovo voto con la speranza che non si raggiunga il quorum del 50 per cento, necessario, a norma di statuto, per validare la consultazione. Intanto, mentre le truppe contiane si preparano al nuovo voto, mobilitando dirigenti e iscritti, il presidente tira dritto su quelle che sono ormai le ancore del Movimento e cioè la collocazione nel centrosinistra, ma non “la subalternità al Pd”, una posizione in politica estera che non sia appiattita su quella dell’Unione europea, a partire dallo scacchiere russo-ucraino, la rivendicazione delle battaglie combattute dai 5Stelle nei 15 anni di vita del Movimento, a partire dal reddito di cittadinanza, dal ridimensionamento dei vitalizi per i politici e dalla riduzione del numero dei parlamentari. Così come sempre Conte sottolinea che per quanto riguarda la regola dei due mandati: «Non faremo una norma che punti al carrierismo politico, sarà una regola che consentirà di valorizzare le competenze, ma non di assegnare poltrone».