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L’Italia nella morsa del caldo, 15 città da bollino rosso: il Mediterraneo è bollente

Caldo record in Italia, il termometro ancora sale. Strade roventi e semideserte nelle città. Prese d’assalto le fasce costiere da bagnanti e turisti. Disagi nei Pronto soccorsi ovunque, da nord a sud. Una perturbazione nella prima parte della prossima settimana dovrebbe interessare il Centro-Nord con temporali e rovesci sparsi, mentre il Sud resterà più ai…
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Caldo record in Italia, il termometro ancora sale. Strade roventi e semideserte nelle città. Prese d’assalto le fasce costiere da bagnanti e turisti. Disagi nei Pronto soccorsi ovunque, da nord a sud. Una perturbazione nella prima parte della prossima settimana dovrebbe interessare il Centro-Nord con temporali e rovesci sparsi, mentre il Sud resterà più ai margini.

L’ingresso di aria più fresca dietro il fronte instabile favorirà un calo termico generalizzato, riportando le temperature in media o leggermente sotto, con clima piu’ gradevole su gran parte del Paese. Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino delle ondate di calore curato dal ministero della Salute, il giorno piu’ critico sarà oggi con 20 citta’ da ‘bollino rosso’ (allerta di livello 3, la piu’ elevata): Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo.

Sabato 5 le città da “bollino rosso” scenderanno a 15: dall’elenco usciranno Brescia, Milano, Torino, Venezia e Verona. I disagi sono enormi. Ieri, solo per fare un esempio, in Molise si sono superati i 40 gradi e gli accessi al Pronto Soccorso sono stati il 20 per cento in più se considerati i dati della stessa giornata di un anno fa.

Pluto pronto ad andar via

L’Italia continua a sopportare l’ondata di calore causata dall’Anticiclone Pluto con temperature estreme in tutto il paese. Per giorni, i valori massimi hanno costantemente superato i 34-36°C da Nord a Sud. Ieri, lo zero termico è stato registrato a un’altitudine eccezionalmente elevata, circa 5100 metri. Tuttavia, questa alta pressione africana mostra segnali di indebolimento e un potenziale cambiamento imminente.

Il mare e i fiumi

Un segnale di come stia cambiando la temperatura è dato dal Mediterraneo. I nostri mari sono sempre più caldi e nel 2024 si è raggiunto il record di temperature. In aumento anche le ondate di calore, sia in superficie sia lungo la colonna d’acqua. Le gorgonie mostrano segni di mortalità, mentre si diffondono le specie termofile e aliene che prediligono acque sempre più calde. Lo rivelano i dati raccolti nel 2024 nell’ambito del progetto Mare Caldo di Greenpeace Italia, condotto grazie alla collaborazione con il DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita) dell’Università di Genova e l’OGS (Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale) per monitorare gli impatti della crisi climatica sulla biodiversità marina delle comunità di scogliera. Il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato sulla Terra, sia per la temperatura media globale dell’aria, che ha superato di 1,5°C i livelli preindustriali, sia per quella della superficie marina.

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