SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

L’inflazione resta alta in Italia: +1,5% a dicembre 2024. E aumentano i prezzi di luce e gas

L’inflazione resta ancora alta in Italia. Stando ai dati definitivi sui prezzi al consumo per l’intera collettività, diffusi dall’Istat (escludendo i tabacchi) c’è stato un aumento dello 0,6% rispetto all’ultimo mese del 2024 e dell’1,5% rispetto a un anno fa. Una conferma sostanziale rispetto ai dati preliminari già presentati alcune settimane fa dall’Istituto statistico. I…
scontrino spesa

L’inflazione resta ancora alta in Italia. Stando ai dati definitivi sui prezzi al consumo per l’intera collettività, diffusi dall’Istat (escludendo i tabacchi) c’è stato un aumento dello 0,6% rispetto all’ultimo mese del 2024 e dell’1,5% rispetto a un anno fa. Una conferma sostanziale rispetto ai dati preliminari già presentati alcune settimane fa dall’Istituto statistico.

I prezzi dei beni energetici

A crescere, raddoppiando, è il dato dei prezzi dei beni energetici regolamentati, quindi le tariffe di gas e luce per uso domestico. L’aumento previsto è di +27,5%. Un altro dato che si riflette sull’inflazione alta è quello che riguarda i beni energetici non regolamentati, tra cui figurano i carburanti per gli autoveicoli e i combustibili per uso domestico, in debole flessione (-3%). Tra le altre cose, nell’insieme del dato rientra anche l’accelerazione dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, passati in un anno da +3,1% a +3,3%.

Il carrello della spesa

In particolare, il tasso tendenziale di variazione dei prezzi dei beni alimentari, dei beni per la cura della casa e della persona, definito dall’Istat «carrello della spesa», si mantiene stabile al +1,7%, mentre quello dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto aumenta del 2%. Tra i servizi rallentano i prezzi relativi ai trasporti, mentre salgono quelli culturali.

I dati territoriali

Il report statistico dell’Istat prende come riferimento, a livello nazionale, cinque ripartizioni geografiche. Soffermandosi su queste si è registrato un aumento annuo dell’inflazione soprattutto nel Nord-Est e nel Sud, passati entrambe a un aumento dell’1,7%. Le ripartizioni Centro e Isole registrano entrambe un incremento del +1,6%. Il dato più «positivo» è quello del Nord-Ovest che passa in dodici mesi da +1.1% a +1,3%.

Bolzano e Rimini in testa

Se ci si sofferma sui dati dei capoluoghi delle regioni e delle province autonome e nei comuni non capoluoghi di regione ma con più di 150mila abitanti emerge che il dato dell’inflazione risulta essere più alto a Bolzano, Rimini e Imperia, con un indice dei prezzi a +2,5%. Un rincaro annuo medio per famiglia che si aggira tra 560 euro e 724 euro. Tra le città con un indice inflazionistico più contenuto ci sono invece Livorno, Brescia, Aosta e Firenze, tutte con un valore tra il +0,6% e il +0,9%.

L’allarme bollette

Sul problema vitale dell’aumento dei prezzi per i consumatori è intervenuto il Codacons, tramite il presidente Carlo Rienzi. «Riguardo agli aumenti nelle bollette di luce e gas per i cittadini attendiamo cosa ha intenzione di fare il governo nel già annunciato decreto».

ARGOMENTI

attualità
bollette
inflazione
istat
italia

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(410245)
  [1]=>
  int(409962)
  [2]=>
  int(409917)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!