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Libia, l’Anm replica a Meloni: «Almasri liberato per scelta politica e inerzia di Nordio»

Il generale Almasri «è stato liberato per scelta politica e per inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto - perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d’appello di Roma il 20 gennaio -, e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte…

Il generale Almasri «è stato liberato per scelta politica e per inerzia del ministro della Giustizia che avrebbe potuto – perché notiziato dalla polizia giudiziaria il 19 gennaio e dalla Corte d’appello di Roma il 20 gennaio -, e dovuto, per rispetto degli obblighi internazionali, chiederne la custodia cautelare in vista della consegna alla Corte penale internazionale che aveva spiccato, nei suoi confronti, mandato di cattura per crimini contro l’umanità e crimini di guerra commessi nella prigione di Mitiga». Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati in una nota.

Una replica alle parole pronunciate sabato dalla premier Giorgia Meloni da Gedda in Arabia Saudita secondo cui «il generale libico Almasri è stato liberato, non per scelta del Governo, ma su disposizione della magistratura».

«Almasri – risponde l’Anm – è stato liberato, e, seppur indagato per atroci crimini, riaccompagnato con volo di Stato in Libia. Tanto va detto per amor di verità».

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