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La Sentinella del Canavese, da Gedi a Ledi. Ladisa: «Tuteleremo posti di lavoro, investiremo in digitale»

«Con soddisfazione annunciamo l’accordo preliminare per l’acquisizione de La Sentinella del Canavese, inclusi asset digitali e patrimonio immobiliare». Così l'editore Vito Ladisa, alla guida della società barese Ledi, appena firmato il passaggio dello storico quotidiano di Ivrea che lascia il gruppo Gedi. «Tuteleremo integralmente i livelli occupazionali, preservando professionalità e competenze. L’operazione rafforza la nostra…
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«Con soddisfazione annunciamo l’accordo preliminare per l’acquisizione de La Sentinella del Canavese, inclusi asset digitali e patrimonio immobiliare». Così l’editore Vito Ladisa, alla guida della società barese Ledi, appena firmato il passaggio dello storico quotidiano di Ivrea che lascia il gruppo Gedi. «Tuteleremo integralmente i livelli occupazionali, preservando professionalità e competenze. L’operazione rafforza la nostra crescita editoriale, unendo l’Edicola alla tradizione de La Sentinella. Investiremo in informazione di qualità, pluralismo e digitale».

Il preliminare, firmato il 23 dicembre, sancisce il trasferimento della testata piemontese al gruppo Ladisa, già attivo nel settore della ristorazione aziendale e scolastica e nel mondo del calcio con la proprietà del Taranto. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro gennaio 2026, con efficacia dal primo febbraio, e comprende sia gli asset digitali sia il patrimonio immobiliare, con la sede della redazione confermata a Ivrea, nello storico edificio legato ad Adriano Olivetti.

Fondata nel 1893 dal tipografo Oreste Garda, La Sentinella del Canavese è un giornale liberale, che ha raccontato la vita politica, sociale ed economica del Canavese e della Bassa Valle d’Aosta, acquisendo rilevanza anche a livello nazionale grazie alla vicenda Olivetti e alla trasformazione di Ivrea in polo tecnologico. Con edizioni cartacea e online, il periodico esce quattro volte alla settimana e ha prodotto numerosi speciali, tra cui «L’uomo che visse il futuro», dedicato al fondatore della Olivetti.

L’operazione arriva in un momento di grandi cambiamenti per il gruppo Gedi, in attesa di definire il futuro de La Repubblica e de La Stampa, segnando però un impegno concreto a preservare la tradizione editoriale locale e i posti di lavoro, garantendo continuità ai lettori del Canavese e della Valle d’Aosta.

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