«Sono orgogliosa e felice di essere la prima donna presidente della Sardegna. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo ed avere un ruolo che nessuno di noi era riuscito ad avere». Così Alessandra Todde, la candidata del Campo largo, neo presidente della Regione Sardegna in conferenza stampa per commentare il successo elettorale aggiungendo il ruolo «importantissimo che hanno avuto nella squadra le donne che mi hanno supportato e il ruolo delle donne che sono andate a votare e hanno fatto la differenza». Todde ha anche ringraziato tutti per aver atteso 16 ore «il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante».
Con il 45,4% Todde, candidata del Campo largo di centrosinistra, ha battuto Paolo Truzzu , candidato del centrodestra, fermo al 45% con 1824 sezioni scrutinate su 1844. Renato Soru (Coalizione sarda) si è fermato all’8,6% mentre Lucia Chessa (Sardigna R-esiste) è all’1%.
«Oggi si deve iniziare a lavorare per la Sardegna, dobbiamo rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall’assalto eolico che stiamo subendo, dai giovani che emigrano e non hanno occasioni per rimanere in Sardegna», ha detto ancora Todde aggiungendo: «Vorremo un’isola moderna, pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio: mi impegnerò e ci impegneremo perché questa isola rinasca e cambi faccia». Quanto alla «giunta si distinguerà per competenze e capacità, vogliamo essere efficaci».
«Io credo che la Sardegna non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie», ha proseguito. «Sono molto contenta che questo progetto di unione possa aver trovato in Sardegna un progetto solido e saldo per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare», ha quindi aggiunto. Riferendosi allo sfidante del centrodestra Truzzu: «Mi ha detto che ci saremmo visti in consiglio e gli ho risposto che visto che la Sardegna dovrà avere molti progetti trasformativi che devono includere tutti i sardi e io voglio essere presidente di tutti i sardi, sarà importante trovare la modalità per poter lavorare insieme. Ho aggiunto che tra persone perbene, e lo ritengo tale, non ci saranno difficoltà».
«Mi hanno molto colpito i fatti che sono accaduti a Pisa – io ho studiato a Pisa – e quello che è capitato a dei ragazzi ci deve ricordare che i diritti non sono scontati, che nulla deve essere dato per assodato. Io sono felice che i sardi si siano ricordati della loro storia e abbiano risposto ai manganelli con le matite», ha detto poi la neo presidente della Regione Sardegna.
La responsabilità «è del sottoscritto e di nessun altro», ha detto Paolo Truzzu, candidato del centrodestra, in conferenza stampa dopo la sconfitta. ‘«A Cagliari mi pare che ci sia stato più un voto contro di me che per Todde», ha quindi aggiunto.