Mentre si rincorrono voci («È stato operato») smentite dagli incontro di ieri, la versione ufficiale del Cremlino resta sempre la stessa: il presidente della Russia è in piena forma. Ma i canali di giornalismo investigativo puntano l’attenzione su una serie di particolari che smentiscono questa versione. Più che informazioni vere anche se riservatissime, le voci sulla salute di Vladimir Putin vengono descritte in Russia sempre di più come «speranze» dei suoi nemici. E infatti la versione ufficiale è che tutte le dicerie sono assolutamente false e che il numero uno è in forma come sempre. Viene liquidata così anche l’ultima voce, quella di una imminente operazione per curare un cancro, per la quale sarebbero pronti da giorni medici, infermieri e una sala operatoria in località segreta da utilizzare con brevissimo preavviso.
Canali Telegram riportano anche vari particolari, affermando che l’intervento, estremamente delicato, potrebbe essere effettuato da un giorno all’altro e nel cuore della notte, per destare meno sospetti possibili. A sostegno della tesi sul cancro o su una leucemia galoppante, sono anche le rilevazioni fatte da giornalisti investigativi i quali hanno confrontato gli spostamenti del leader russo e quelli di noti sanitari russi. In decine di casi sarebbe dimostrata la presenza di ematologi e di neurochirurghi nelle stesse località nelle quali si trovava Putin. Infine, recentemente, un periodico americano ha detto di aver ricevuto la registrazione di una conversazione tra un oligarca russo e alcune controparti occidentali durante la quale l’oligarca avrebbe sostenuto che il presidente è gravemente malato.
A tutto questo si aggiungono le osservazioni di esperti che rilevano le presunte rigidità dei movimenti di Vladimir Vladimirovich, il suo aumento di peso e il gonfiore del volto, tutti segni compatibili con le malattie attribuitegli. Ma il cancro non è l’unica malattia attribuita al capo del Cremlino in questi tempi. Ma negli anni ogni sua assenza è stata imputata a gravi malattie: già nel 2015 e prima ancora nel 2012. In quel caso il portavoce Peskov affermò che le voci sulla salute del presidente erano «decisamente esagerate». Fonti riprese da media russi sostengono che ricorrerebbe spesso a impacchi di sangue di cervo che, secondo pseudo-esperti consultati, avrebbero «effetti miracolosi».