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La Georgia elegge un nuovo Capo di Stato, ma è caos

ll partito al governo in Georgia è riuscito ad eleggere un presidente, ma si acuiscono la crisi costituzionale e la protesta filo-Ue.

Il paese è in subbuglio da quando il partito al governo, Sogno Georgiano, ha rivendicato la vittoria nelle contestate elezioni parlamentari di ottobre. Un collegio elettorale, controllato dal partito al governo Sogno Georgiano e boicottato dall’opposizione, ha eletto l’ex calciatore filo-russo Mikheil Kavelashvili con 224 voti come prossimo capo di Stato per un mandato di cinque anni, ha affermato il presidente della commissione elettorale centrale Giorgi Kalandarishvili.

Il caos

L’opposizione ha denunciato le elezioni di ieri come “illegittime” e ha affermato che il presidente in carica, Salome Zurabishvili, rimane l’unico leader legittimo del Paese. Zurabishvili filo-occidentale e in guerra aperta con Sogno Georgiano, rifiuta di dimettersi e chiede nuove elezioni parlamentari, aprendo la strada a una resa dei conti costituzionale.

Le proteste

Ieri mattina, i manifestanti hanno iniziato a radunarsi fuori dalla sede del Parlamento, che era stata isolata dalla polizia, prima di una manifestazione programmata per la sera.
«La Georgia non perde mai il suo senso dell’umorismo, celebrando l’elezione di un calciatore a presidente», ha scritto Zurabishvili sui social media dove ha condiviso un filmato di manifestanti che giocano a calcio nella neve in un chiaro riferimento a Kavelashvili.

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