La Corte dei Conti Ue su etichette valori nutrizionali: «Servono regole uguali per tutti»

I consumatori europei sono sempre più esposti al rischio di “essere ingannati” dalla giungla di etichette nutrizionali diffuse nei supermercati dell’Ue: il quadro giuridico “lacunoso” dell’Unione Europea favorisce la diffusione di slogan e indicazioni poco chiare o addirittura “fuorvianti” che possono metterne a rischio la salute.

E’ quanto sentenzia la Corte dei Conti Ue nella relazione sull’etichettatura nutrizionale degli alimenti, invitando la Commissione europea a presentare quanto prima la proposta legislativa per armonizzare a livello comunitario un sistema di etichettatura con i valori nutrizionali degli alimenti.

Una proposta era attesa nella legislatura appena conclusa, ma è slittata e sarà ora all’ordine del giorno del von der Leyen bis. I revisori di Lussemburgo osservano che uno dei problemi principali che induce in errore i consumatori è la mancanza di standardizzazione a livello europeo di un sistema comune.

Dal Nutri-score in Francia al NutrInform Battery in Italia, le capitali utilizzano i propri sistemi per indicare i valori nutrizionali, creando “confusione piuttosto che orientare i consumatori”. A preoccupare la Corte anche i controlli limitati sulle informazioni che vengono diffuse e le sanzioni pecuniarie che spesso non bastano a evitare abusi.

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