Ci siamo. Da questo pomeriggio poco dopo le 16,30 c’è la possibilità che la Chiesa cattolica, apostolica e romana possa già avere questa sera il nuovo Pontefice. Infatti, a quell’ora i 133 cardinali elettori, ovvero con meno di 80 anni di età, verranno chiusi nella Cappella Sistina e si procederà alla prima votazione con relativa prima fumata che dovrebbe arrivare intorno alle 19, mentre se dovessero essere necessari altri giorni e quindi altre fumate saranno al mattino verso le 10,30 dopo la prima votazione e a mezzogiorno subito dopo la seconda, mentre nel pomeriggio sono previste alle 17,30 e l’altra sempre intorno alle 19.
Gli ultimi preparativi
Intanto, ieri sono state completate le procedure preparatorie a partire dall’aver spezzato l’anello del pescatore appartenuto a Francesco, un rituale che segna appunto l’arrivo del nuovo Papa. Mentre hanno giurato di mantenere segreta ogni cosa di cui verranno a conoscenza tutti gli addetti al funzionamento del Conclave, dai religiosi al personale laico. Anche Rainiero Mancinelli, sarto vaticano da 70 anni, ha completato il suo lavoro, cucendo le tre talari bianche di cui una sarà indossata dal papa eletto per il primo affaccio dalla loggia delle Benedizioni, annunciato dal cardinale protodiacono Dominique Manberti.
Il voto dei porporati
La cappella, invece, è arredata con sedie di ciliegio, contrassegnate dal nome e cognome di ciascun Cardinale elettore, e tavoli di legno grezzo, coperti da un panno beige e satin bordeaux, disposti su due file di diverso livello. Davanti all’altare, sotto il Giudizio universale di Michelangelo, c’è un tavolo per l’urna nella quale saranno raccolte le schede con i voti, e un leggio con il Vangelo sul quale i porporati presteranno giuramento.
I cardinali chiamati ad eleggere il 267esimo successore di Pietro non cammineranno sul pavimento cosmatesco della Sistina, ma su una struttura piana in legno coperta da un panno beige, a mezzo metro da terra ed in linea con il secondo gradino dell’altare. E ancora, per ogni porporato sono previsti anche un sacchetto in velluto per ritirare le schede e i segnaposti con il loro nome, insieme ad una penna, una cartellina rossa d’appoggio e una scheda per scrutinio.
La messa «pro eligendo»
I riti per l’elezione del 267esimo Pontefice della Chiesa Cattolica inizieranno stamani alle 10 con la messa «pro eligendo Pontefice» aperta a tutti, nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Alle 16.15, invece, i cardinali si ritroveranno nella Cappella Sistina, dopo il canto del «Veni Creator» e l’invocazione dello Spirito Santo. Quindi, pronunceranno il solenne giuramento. Nel frattempo, l’arcivescovo maestro delle cerimonie pontificie, Diego Ravelli, pronuncerà la formula latina dell’Extra omnes, («fuori tutti») che darà il via al Conclave e alla clausura per i porporati. I 133 cardinali elettori ascolteranno la catechesi del cardinale Raniero Cantalamessa, quindi, ci sarà la prima votazione, sotto l’occhio vigile del presidente del Conclave, il cardinale Pietro Parolin, tra i più vicini all’elezione.