L’Ucraina non si arrende e scatena un’altra offensiva contro la Russia nella zona di Kursk: un attacco che tuttavia, secondo quanto dichiarato da fonti di Mosca, sarebbe stato puntualmente respinto. Stessa sorte per l’offensiva con i droni avviata due notti fa dalla Russia nella zona di Kharkiv: gli ucraini sarebbero riusciti ad abbattere una sessantina di droni nemici, mentre i restanti sarebbero caduti in aree aperte.
L’attacco ucraino
«Intorno alle 9, il nemico ha lanciato un contrattacco per fermare l’avanzata delle truppe russe nella zona di Kursk», ha dichiarato l’esercito russo in un comunicato secondo cui «il gruppo d’assalto dell’esercito ucraino è stato sconfitto dall’artiglieria e dagli aerei». Insomma, secondo i russi l’attacco a sorpresa degli ucraini non ha sortito alcun effetto. Di opinione diversa Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del presidente ucraino, secondo il quale «la Russia sta avendo ciò che si merita». Il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell’Ucraina, Andriy Kovalenko, ha aggiunto che «nella regione di Kursk i russi sono molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti ed è stata una sorpresa per loro. Le forze di difesa stanno lavorando».
L’attacco russo
Due notti fa, secondo quanto reso noto su Telegram dall’Aeronautica militare di Kiev, anche i russi hanno attaccato i nemici ucraini con 103 droni, 61 dei quali sono stati abbattuti mentre 42 droni-esca sono caduti in aree aperte. Diverse case sono state danneggiate nella regione di Kharkiv a causa della caduta di un velivolo senza pilota colpito. I droni distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Poltava, Sumy, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Cherkasy, Dnipro, Zhytomyr e Khmelnytskyi.
Lo scambio di prigionieri
Mentre si rincorrono le voci sugli effetti dell’attacco a sorpresa scatenato dall’Ucraina nei confronti della Russia nella zona di Kursk, tiene banco il tema dello scambio di prigionieri. L’anno scorso Kiev ha effettuato undici scambi di prigionieri con Mosca, liberando 1.358 cittadini ucraini, cioè 356 in più rispetto all’anno precedente, secondo il capo dei servizi di intelligence dell’esercito Kyrylo Budanov: «L’anno scorso non è stato facile per noi, ma produttivo. In particolare, 356 persone in più sono state liberate dalla prigionia rispetto al 2023».