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Kiev lancia droni in Russia, colpito un deposito petrolifero e un edificio: uccisi madre e figlio

Cinque droni ucraini avrebbero colpito la Russia nella notte. Un bimbo di due anni e sua madre hanno perso la vita e altri due, padre e figlio sono rimasti feriti. Gli attacchi sono avvenuti al villaggio di Razumnoye, su un edificio residenziale nella regione di Belgorod mentre a Kstovo, sede di un deposito petrolifero nella regione…

Cinque droni ucraini avrebbero colpito la Russia nella notte. Un bimbo di due anni e sua madre hanno perso la vita e altri due, padre e figlio sono rimasti feriti. Gli attacchi sono avvenuti al villaggio di Razumnoye, su un edificio residenziale nella regione di Belgorod mentre a Kstovo, sede di un deposito petrolifero nella regione di Nizhny Novgorod, l’impianto di supporto alle attività delle truppe russe è stato messo fuori uso.

«Nel villaggio di Razumnoye, a seguito di un attacco di droni contro un edificio residenziale, è accaduta la cosa peggiore: un bambino di due anni e sua madre sono morti. C’erano un altro bambino e il padre in casa, sono rimasti feriti», ha scritto su Telegram il governatore locale Vyacheslav Gladkov.

Secondo le autorità di Mosca nella notte i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 104 veicoli aerei senza pilota ucraini. «Si specifica che 47 droni sono stati abbattuti sulla regione di Kursk, 27 sono stati eliminati sul territorio della regione di Bryansk, 11 sono stati abbattuti nella regione di Smolensk, 7 nella regione di Tver, 4 nella regione di Belgorod, sono stati eliminati nelle regioni di Nizhny Novgorod e Kaluga e 1 ciascuna nelle regioni di Rostov e San Pietroburgo», viene spiegato.

Le sanzioni Ue alla Russia, Cremlino: «Le monitoriamo». Il nuovo pacchetto non include il divieto delle importazioni di gas

Il 16esimo pacchetto di sanzioni anti-russe che non includerà un divieto totale delle importazioni di gas naturale liquefatto da Mosca, nonostante gli appelli di alcuni paesi in tal senso. Mercoledì la Commissione europea presenterà ufficialmente il progetto alle autorità dei paesi dell’Unione europea.

Le nuove restrizioni – secondo la Tass che cita ‘Politico’ – riguarderanno solo i terminali Gnl che non sono collegati al sistema comune di distribuzione del gas dell’Ue. Di conseguenza, le nuove sanzioni non influenzeranno la maggior parte delle importazioni russe di Gnl.

Intanto il Cremlino segue da vicino la situazione intorno alla possibile adozione del prossimo pacchetto di sanzioni europee contro la Russia, ma per ora non fa nessuna previsione.

In aggiornamento.

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